Tropico: «Basta hit per gli altri, adesso le scrivo per me. Ho fatto la fame, questa è la mia rivincita»

Napoletano, 38 anni, Davide Petrella (questo il vero nome) è l’autore di alcuni dei brani di maggior successo di Fedez, Marco Mengoni, The Kolors ed Elodie

Sabato 14 Ottobre 2023 di Mattia Marzi
Tropico: «Basta hit per gli altri, adesso le scrivo per me. Ho fatto la fame, questa è la mia rivincita»

Sapete perché le hit italiane degli ultimi anni suonano più o meno tutte allo stesso modo? Perché sono scritte dalla stessa persona. Davide Petrella, in arte Tropico, napoletano, 38 anni, è il Re Mida del pop tricolore: Logico #1 di Cesare Cremonini, Vorrei ma non posto di Fedez e J-Ax, Pamplona di Fabri Fibra e i Thegiornalisti, Una volta ancora di Fred De Palma e Ana Mena.

E poi ancora: Ma stasera e Due vite di Marco Mengoni, La coda del diavolo di Rkomi e Elodie, Italodisco dei Kolors. 

The Kolors, Stash: «Italodisco nata al bar con Davide Petrella, parlando dei Righeira e di tatuaggi brutti. E dopo 15 minuti...»

L’ALBUM

Sono solamente alcuni dei successi che portano la firma di Petrella: «Ma da un po’ ho iniziato a dire anche diversi no. Non ce la faccio a stare dietro a tutti quelli che mi chiedono di scrivere. Non mi diverto. E se non mi diverto, che gusto c’è?», dice lui. Che non si accontenta più di stare nella stanza dei bottoni del pop italiano. L’hitmaker, così come lo chiamano gli amici (letteralmente: «creatore di successi»), esce allo scoperto e ci mette la faccia. E la voce. 

Nell’album Chiamami quando la magia finisce, appena uscito, è lui a cantare: «Ci ho messo tanto a capire chi fossi, artisticamente. C’è chi nasce pronto e chi invece ha bisogno di tempo per trovare la propria strada», dice Tropico, nome d’arte «nato a Cuba dopo una serie di coincidenze che ho preso come dei segni», scelto per differenziare l’attività come cantautore da quella come semplice autore. Il percorso artistico di Petrella non è partito ieri. In pochi sanno che prima che Cesare Cremonini nel 2014 lo scoprisse (su MySpace, il social network dove prima del boom delle piattaforme i musicisti emergenti caricavano le loro demo), aprendogli di fatto le porte del music business, il cantautore napoletano aveva macinato chilometri sul furgone girando l’Italia in lungo e in largo con la sua band, Le Strisce.

IL LANCIO

Il fatto che per il singolo di lancio di Chiamami quando la magia finisce a distanza di quasi dieci anni da quell’incontro Petrella abbia scelto proprio il duetto con l’ex Lunapop su Fantasie suona come una sorta di chiusura del cerchio: «Mi scrisse e mi venne a trovare in studio. Credo si fosse incuriosito di una cosa nuova. Nel giro di qualche minuto avevamo più o meno già lo stesso rapporto che abbiamo oggi dopo anni di amicizia». Il brano, caratterizzato da echi del Battisti Anni ‘80 (peraltro il disco esce per la rinata Numero Uno, l’etichetta fondata da Battisti e Mogol nel 1969), è uno dei sei duetti contenuti nell’album: tra gli ospiti ci sono Franco126 (Zona Nord), Mahmood (Televisione), Joan Thiele (Fiore), Raiz (M’arricordo e te) e Madame (che in Anema e notte canta in napoletano). Chiamami quando la magia finisce, che contiene 15 pezzi, è un disco tra pop e canzone d’autore, con un gusto per il funky d’annata e richiami alle atmosfere del Neapolitan Power: «Non ho mai lavorato così tanto ad un progetto come per questo disco. Ne scrivo tante di canzoni, ma questo è il viaggio più meraviglioso che mi sia mai capitato di fare. Niente di quello che è successo prima si avvicina, nemmeno lontanamente, a questo lavoro», spiega, fiero, Tropico-Petrella. 

LE AMBIZIONI

Le sue ambizioni non le ha mai nascoste. Già nel 2021 con Non esiste amore a Napoli aveva provato a prendersi i suoi spazi. Forse i tempi non erano ancora maturi. Oggi lo sono. Il 9 dicembre da Modugno (Bari) partirà il tour che passerà a Roma il 14 dicembre sul palco del Largo Venue e che chiuderà il 23 dicembre al PalaPartenope di Napoli: «Il lavoro come autore mi ha permesso una serenità economica che prima non avevo: facevo la fame sul furgone con la band. Mi sono preso tante rivincite». Ora le hit potrebbe tenersele per sé.

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