Test del Dna dalla saliva di Elettra Lamborghini, Flavia Borzone: «Tonino è mio padre, ecco le prove»

La donna afferma di essere nata dall'unione della madre, la cantante lirica Rosalba Colosimo, con l'erede della nota casa automobilistica

Martedì 30 Gennaio 2024 di Marta Giusti
Flavia Borzone e il test del Dna dalla saliva di Elettra Lamborghini: «Tonino è mio padre, ecco le prove»

C'è un nuovo, sorprendente, capitolo nella storia della donna che sostiene di essere la figlia mai riconosciuta di Tonino Lamborghini. Flavia Borzone afferma già da tempo di essere nata dall'unione della madre - la cantante lirica Rosalba Colosimo - con l'erede della nota casa automobilistica, ma adesso porta nuove prove in tribunale a sostegno di questa tesi. Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, la 36enne napoletana avrebbe ingaggiato degli investigatori privati, i quali avrebbero seguito Elettra Lamborghini e raccolto tracce del suo Dna su una cannuccia usata dalla cantante a un evento.

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Lamborghini, il test del Dna

La donna ha poi fatto eseguire un test sul materiale genetico, che avrebbe confermato che lei e la figlia di Tonino condividono un genitore. La giudice Anna Fiocchi, nell'ambito del processo a carico di madre e figlia al Tribunale di Bologna, ha accettato la richiesta delle difese di acquisire la relazione investigativa.

Borzone, querelata per diffamazione da Tonino Lamborghini, è già stata condannata per un'intervista in cui sostiene la sua tesi. Stessa sorte toccata alla madre Rosalba Colosimo per un'altra intervista. La 36enne, d'altra parte, grazie a un altro test del Dna ha ottenuto il disconoscimento della paternità di colui che credeva suo padre in primo grado al Tribunale di Napoli. 

Insoma, una vicenda giudiziaria complessa - che si muove sia nel civile che nel penale - che si arricchisce di nuovi importanti particolari. Sentita dal giudice, la donna ha dichiarato di aver incontrato Tonino Lamborghini una volta nel 2019 e di aver registrato il loro incontro. «Quel giorno mi ha confermato della relazione che aveva avuto con mia madre - ha detto la donna in aula - e che effettivamente avrei potuto essere sua figlia, ma ha detto che non si sarebbe mai sottoposto al test del dna». Anche questa registrazione è stata ammessa agli atti, mentre il processo è stato aggiornato a marzo prossimo.

 

Il riconoscimento della paternità

«In questo giudizio - precisa l'avvocato di Lamborghini al Resto del Carlino - era già stato chiesto dalla difesa un esame del Dna, che è stato respinto dal giudice. La sede deputata a un simile accertamento è una causa civile. Il punto del processo in atto sono invece le frasi diffamatorie pronunciate nei confronti del mio assistito, dando per scontato che la figlia e l’imputata siano sorelle e trattandolo, per questo, in malo modo».

Ora la donna si prepara ad avviare una causa civile per il riconoscimento della paternità di Lamborghini, che a Napoli ha presentato ricorso contro la sentenza di disconoscimento della paternità che la donna ha ottenuto dallo stesso Tribunale.

Ultimo aggiornamento: 15:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA