Pazienti, la riabilitazione va in scena

Lunedì 26 Maggio 2014
Il teatro come strumento di integrazione sociale e riabilitazione della persona con lesione cerebrale. Un progetto, una sfida, che sta risultando vincente quello dell'associazione Vivamente Onlus. Nata cinque anni fa, ora presieduta da MariaGrazia Paccagnella, raccoglie 50 famiglie. Uno dei bisogni cui la realtà associativa si è dedicata è la riabilitazione. Un team di professionisti sanitari (Emma Frasson, neurologa, Anita Gonzalez, geriatra, Marzia Favaron, fisiatra, e Chiara Salvato, fisioterapista), per un anno coordinati da Mario de Marco, psicologo consulente del reparto di Medicina fisica e riabilitazione dell'ospedale di Cittadella, ha realizzato il progetto. Parte dal racconto di vita di alcune persone e coinvolge 5 pazienti e ben 35 persone della comunità locale. "È per amore vostro!" è il titolo dell'opera teatrale che andrà in scena mercoledì alle 20.30 nel Teatro Sociale di Cittadella (ingresso libero info 049.9424601).
Il trauma cranico, l'ictus e le anossie cerebrali sono gravi fatalità che possono stravolgere la vita di una persona e della sua famiglia. Le risposte dell'Asl 15 diretta da Francesco Benazzi sono molteplici e coinvolgono molte unità operative.
«La drammaticità della nostra condizione umana - racconta un attore - è stata da me superata quando ho capito che dopo un incidente dovevo tornare a vivere. Non avrei mai creduto di fare l'attore, ora posso affermare che in questo spazio di finzione che è il teatro sono cresciuto ed ho una nuova ragione sociale». «Ho cominciato a essere realmente partecipe, attiva, perché ho capito che potevo farcela e dare il meglio di me», sottolinea un'altra.
Lo spettacolo è scritto e diretto da Mario de Marco. Carlo Scarantino ha curato il lato tecnico, l'artista Stefania Rossi ha realizzato i video. Tra i figuranti molti operatori della sanità di Cittadella, Grantorto e del Gruppo adulti scout di Piazzola. «Ringrazio la collega Carolina Bonafede - dice il regista - e i primari Daniela Primon della Medicina fisica e riablitazione e Giuseppe Didonè del reparto di Neurologia che hanno vigorosamente sostenuto l'iniziativa».