Un post pubblicato sulla pagina Facebook La Voce di Cavallino-Treporti che ha scatenato una reazione furente. È quanto accaduto domenica scorsa, in un bar del litorale dove all'improvviso si è presentata la mamma di un parroco originario della zona ma che esercita il suo ministero in un altro comune veneziano. Contro di lui, nei giorni scorsi, sono comparsi anche nel centro storico lagunare, dei volantini anonimi contenenti l' insinuazione, che al momento rimane tutta da confermare, di utilizzare per scopi personali parte delle offerte lasciate dai fedeli. Proprio il volantino, che nella sue ultime righe ricorda gli scandali a luci rosse scoperti nelle scorse settimane nella diocesi di Padova, è stato pubblicato per alcune ore in una delle pagine Facebook più visitate a Cavallino-Treporti anche se nel caso specifico il post incriminato non ha suscitato particolari reazioni tra gli utenti. Completamente opposta, invece, la reazione dei famigliari del parroco a partire dalla madre che si è presentata al bar dove lavora chi ha pubblicato il post (nel frattempo rimosso) difendendo il figlio da ogni tipo di accusa. Una difesa quasi veemente, durante la quale non è mancato nemmeno lo spargimento di acqua santa e riferimenti ad ex parroci. Ovviamente lasciando sbigottiti i gestori del locale che preoccupati per quanto accaduto avrebbero poi anche informato i carabinieri su quanto accaduto. Come accade in situazioni simili l'episodio si è diffuso rapidamente già domenica sera e ieri mattina, facendo discutere e lasciando sbalordite diverse persone. Le stesse che ora chiedono di verificare i contenuti di quei volantini.
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