Un'ora da favola alla ricerca degli affetti

Sabato 3 Dicembre 2016
Un'ora da favola alla ricerca degli affetti
Zucchina è un bambino, non un vegetale. È il suo soprannome. Non ha papà e la mamma conserva più birre che un atteggiamento materno. Quando il piccolo Icaro (questo il suo vero nome) ne provoca involontariamente la morte, orfano viene portato da un poliziotto alla Casa dei bambini, dove troverà tanti coetanei accomunati da altrettante tragedie.
Scritto dalla bravissima Céline Sciamma, che d'infanzia e adolescenza se ne intende (Tomboy, Diamante nero), e diretto con la tecnica a passo uno da Claude Barras, La mia vita da zucchina, in un'ora appena (che meraviglia), racconta, con esemplare semplicità, il desiderio di avere degli affetti (attenzione: non vale solo per i bambini, si veda soprattutto il poliziotto), degli amici, una famiglia, anche se qui non siamo nell'universo Disney e le famiglie che i bambini desiderano sono la faccia sana delle famiglie terribili dalle quali sono stati salvati in precedenza.
L'animazione di La mia vita da zucchina gioca su cromatismi efficaci, paesaggi immediatamente conciliabili e una narrazione lineare che rappresenta una realtà infantile nelle sue dinamiche più sincere, anche nelle contrapposizioni del bene e del male (il personaggio della zia di Zucchina). Per piccoli e grandi, un autentico gioiello.
(adg)
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