Torta guardato a vista in cella Oggi racconterà il massacro

Lunedì 18 Gennaio 2016
Il giorno della verità potrebbe essere oggi. Quello in cui si riuscirà a capire il perché di un delitto così spietato. Sempre ammesso che la ragione possa mai spiegare l'efferatezza umana, non bestiale. Questa mattina Riccardo Torta, il "mostro" di via Ca' Venier a Mestre, comparirà davanti al giudice per l'interrogatorio di convalida dell'arresto, mentre la Procura ha disposto l'autopsia sui resti della vittima Nelly Pagnussat. In cella di isolamento del carcere di Santa Maria Maggiore a Venezia è rinchiuso da venerdì sera, dopo che le forze speciali di polizia lo hanno catturato, facendo irruzione all'interno dell'appartamento, il suo, dove si era rifugiato scappando da quello, due piani più sotto, che lo aveva visto agire come un killer tanto spietato quanto lucido, nonostante la patologia psichiatrica per cui è in cura al Centro di salute mentale dell'Asl 12. Un killer che ha ucciso senza pietà la vicina 78enne, che tante volte gli aveva preparato anche da mangiare e che lui, in segno di affetto e attaccamento, chiamava addirittura zia. Un detenuto particolare "Ricky", il gigante buono trasformatosi in belva sanguinaria, che viene guardato a vista per impedire che possa commettere atti autolesionistici, come aveva già fatto nello stesso carcere negli anni Novanta: stava finendo di scontare la condanna per l'omicidio di un finanziere ucciso nel 1973 dal masso di marmo che Torta aveva lanciato dal Ponte dell'Accademia mentre passava l'imbarcazione delle Fiamme gialle e tentò di togliersi la vita trafiggendosi il torace con un barra di ferro divelta dalla branda. Allora agì per vendetta: una ripicca perché i militari gli avevano sequestrato la barca carica di sigarette di contrabbando. In appello fu riconosciuto, ribaltando la sentenza di primo grado, capace di intendere e volere. Quelli che lo conoscono lo dipingono come un omone innocuo, certo un po' stravagante, sempre disposto a dare una mano. Cosa ha fatto scattare ancora il raptus omicida a distanza di 42 anni? Cosa può avergli fatto una persona così mite e generosa come l'anziana che lo trattava quasi al pari di un figlio?
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