TORRE DI MOSTO - «Andrea, Davide e Riccardo non siano divisi nel giorno del loro funerale». La richiesta arriva direttamente dalle famiglie dei tre ragazzi torremostini deceduti ieri notte. «La volontà è dei loro stessi cari - afferma il parroco don Gabriele Secco -. Sono tre amici che hanno condiviso la loro vita, le loro speranze, le difficoltà e le gioie. Ora una tragedia li accomuna e pertanto il desiderio è che restino uniti anche nel funerale. Se non fosse così sarebbe quasi un'offesa».
Le salme sono state già restituite alle famiglie che ora possono decidere la data E le modalità delle esequie. La cerimonia unica sarà officiata da don Gabriele nella chiesa parrocchiale di San Martino, con ogni probabilità nel pomeriggio di dopodomani, martedì. «Dobbiamo ancora definire le ultime incombenze - spiega il sacerdote -, ma il funerale sarà unico».
Don Gabriele è provato. Non ricorda una disgrazia di questa portata. Un lutto che non ha precedenti nel paese in riva alla Livenza. «Sono stato in visita alle famiglie - racconta il parroco -, tutte distrutte dal dolore. Mi chiedono come poter proseguire dopo la tragedia, come riuscire a vivere dopo la morte di un figlio o di un fratello. Ho spiegato loro e lo ribadisco agli amici che dobbiamo fare esperienza da quanto successo. La morte di Andrea, Davide e Riccardo non deve passare solo per un momento difficile, triste e tragico. Della loro morte e della loro vita dobbiamo fare tesoro affinché si possa riflettere sulle nostre di vite, poi ognuno farà il proprio percorso personale».
Sul perché cristiano della tragedia, don Gabriele si limita a dire che «Dio non ha guidato nessuno alla morte». Intanto gli amici si stanno organizzando, in vista della cerimonia funebre, per ricordare i tre ragazzi apprezzati da tutti.
(M.Cor.)
© riproduzione riservata
Le salme sono state già restituite alle famiglie che ora possono decidere la data E le modalità delle esequie. La cerimonia unica sarà officiata da don Gabriele nella chiesa parrocchiale di San Martino, con ogni probabilità nel pomeriggio di dopodomani, martedì. «Dobbiamo ancora definire le ultime incombenze - spiega il sacerdote -, ma il funerale sarà unico».
Don Gabriele è provato. Non ricorda una disgrazia di questa portata. Un lutto che non ha precedenti nel paese in riva alla Livenza. «Sono stato in visita alle famiglie - racconta il parroco -, tutte distrutte dal dolore. Mi chiedono come poter proseguire dopo la tragedia, come riuscire a vivere dopo la morte di un figlio o di un fratello. Ho spiegato loro e lo ribadisco agli amici che dobbiamo fare esperienza da quanto successo. La morte di Andrea, Davide e Riccardo non deve passare solo per un momento difficile, triste e tragico. Della loro morte e della loro vita dobbiamo fare tesoro affinché si possa riflettere sulle nostre di vite, poi ognuno farà il proprio percorso personale».
Sul perché cristiano della tragedia, don Gabriele si limita a dire che «Dio non ha guidato nessuno alla morte». Intanto gli amici si stanno organizzando, in vista della cerimonia funebre, per ricordare i tre ragazzi apprezzati da tutti.
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