«Stop hotel, limitazioni illegittime»

Venerdì 23 Giugno 2017
«Questo non è il tempo dei vincoli e delle limitazioni, ma il tempo della tutela del diritto di proprietà, che non può essere opacizzata da schermi fittizi quali la difesa della residenza a Venezia».
È stato lapidario il presidente di Confedilizia Giuliano Marchi, nella relazione in cui ha sintetizzato l'attività svolta nei tre anni di mandato durante l'assemblea plenaria alla Scoleta dei Calegheri.
Ed è stata l'occasione, oltre che per fare un bilancio del numero di iscritti considerevolmente aumentato, anche per analizzare i vari ambiti in cui l'associazione è stata impegnata, come la termoregolazione, la consulenza in materia locatizia, fiscale e condominiale, in collaborazione con altre associazioni come Ance, Fiaip, Abbav, Gesticond e Ordini professionali. Marchi non ha risparmiato i suoi strali contro il Comune, sottolineando che «le modalità con cui questa amministrazione ha deciso di proteggere i valori - condivisi - della residenza e della venezianità sono assolutamente inadeguati». «Il problema - ha detto - non è limitare la proprietà per colmare le lacune dell'amministrazione rispetto alla gestione del patrimonio pubblico, la sfida è un'altra: vanno creati posti di lavoro perchè chiunque possa permettersi di vivere a Venezia».
Marchi ha incalzato definendo intollerabile che «attraverso surrettizi provvedimenti di natura turistica, si finisca con lo sconfinare in ambiti, disciplinati dalla legge statale per creare un danno alla proprietà privata» e ha aggiunto che l'associazione proprietà edilizia di Venezia e Confedilizia nazionale stanno valutando se impugnare la recente delibera del consiglio comunale soprattutto perchè: «I gravi limiti imposti alla proprietà, ci fanno ricordare il triste periodo della legislazione vincolistica che ha distrutto, alla fine, gli interessi sia dei proprietari che dei conduttori. Tali vincoli non possono certo essere superati attraverso deroghe estemporanee, fondate su valutazioni soggettive ed arbitrarie che mal si conciliano con i principi di buon andamento, imparzialità, efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa».
Tutti sulla stessa linea anche gli altri interventi, in particolare quello del presidente della federazione regionale Michele Vigne e del segretario provinciale Luca Segalin, che hanno espresso ampia perplessità sulla delibera.
Durante la serata sono state riconfermate le cariche del consiglio direttivo.
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