«Sospenderci? Non è educativo Meglio qualcosa che ci faccia crescere»

Venerdì 9 Dicembre 2016
«Sospenderci? Non è educativo Meglio qualcosa che ci faccia crescere»
Gli studenti del liceo artistico sono pronti a riparare i danni della recente occupazione. Anche se non mancano di contestare la preside AnnaValeria Guazzieri, che tuttavia risponde alle accuse.
La dirigente scolastica aveva reso noti i danni dell'occupazione della settimana scorsa, quantificati in alcune migliaia di euro, tra cui una porta del Seicento. «Penso che i danni ci siano stati come ogni anno - spiega Sabrina A., rappresentante d'istituto del liceo classico - La Città metropolitana però dovrebbe esser assicurata contro gli atti vandalici. Da studenti abbiamo dato la disponibilità a sistemare tutto durante alcuni pomeriggi e invece abbiamo ricevuto una lettera di convocazione. Tuttavia ora vogliamo fare un sopralluogo anche con i genitori e le componenti della scuola per valutare i danni e poi mettere a disposizione la manodopera».
Ribatte la preside: «Alcuni danni devono esser riparati da esperti, come la porta seicentesca, comunque esiste un gruppo di restauro, condotto dall'esperto professor Alberto Favaretto, ai quali nessuno degli studenti occupanti ha partecipato».
La studentessa è una delle sette persone che la dirigenza e la presidenza del Consiglio di istituto hanno voluto convocare per far sì che i responsabili dell'occupazione affrontino le proprie responsabilità: «Io non ho occupato - prosegue Sabrina - ho fatto da tramite, sarebbe più giusto ricevere una punizione costruttiva come ripagare i danni fatti, qualcosa che ci faccia crescere. Rischiare oltre 15 giorni di sospensione fino all'esclusione dagli esami non è costruttivo, anche perché quattro dei sette ragazzi sono all'ultimo anno. In un periodo in cui il tasso di abbandono scolastico è elevato, il rischio di incentivarlo è alto».
Anche qui la dirigente è chiara: «Non è stato ancora preso alcun provvedimento, li abbiamo avvisati dei rischi da regolamento. Valuteremo alternative di concerto con il Consiglio di istituto, come già accaduto in passato, quando alcuni studenti sono stati affidati ai lavori socialmente utili. Certo che se si parla di dispersione scolastica, l'occupazione dell'artistico ha impedito a studenti delle serali di fare lezione. Loro sì, sono a rischio abbandono e questa azione, che tra l'altro è sorpassata perché non invita al dialogo, ma alla chiusura, li ha danneggiati».
Gli studenti criticano la preside anche per la sua assenza: «C'è scarsa attenzione alle esigenze di noi studenti, non cerca un vero dialogo. Ci sono molti malfunzionamenti tra cui le porte e le luci rotte dei bagni da anni», ha fatto sapere Filippo L., ex rappresentante dell'artistico e un altro studente ad aver ricevuto la lettera. «Oltre a classico - prosegue Guazzieri - artistico, serale e musicale ho in reggenza la Dante Alighieri, che consta di otto plessi in quattro sestieri. Avanzo le ferie dell'altr'anno, non ho fatto un giorno di malattia, direi che sulla presenza non si discute. Per quanto riguarda i bagni, sono stati rifatti nuovi dalla città metropolitana l'anno scorso. Una porta è stata rotta da un docente perché una studentessa si era chiusa dentro e si è temuta l'emergenza. Questo ovviamente costa, ma abbiamo segnalato tutti i problemi alla Città metropolitana, da cui attendiamo i fondi, appena sarà possibile verranno a sistemarle».
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