Scomparsa a 104 anni Fosca Talamini Nuora del fondatore de Il Gazzettino

Giovedì 18 Agosto 2016
È morta nel sonno lunedì scorso, nella sua casa di San Marco: alla vigilia del compimento dei 104 anni di età, essendo nata a Venezia il 16 agosto 1912. Una doppia memoria storica, Fosca Talamini Rossetto. Non solo perché depositaria di tanti ricordi su una città che per moltissimi versi ha cambiato volto, ma soprattutto in quanto nuora di Giampietro Talamini, il fondatore del Il Gazzettino. Di cui aveva sposato il figlio più giovane, Giovanni Antonio.
Fosca, ricordata a Venezia anche per la sua bellezza e per il suo negozio di coralli sempre nel sestiere di San Marco, lascia il figlio Tito, il nipote Tobia e il giovane pronipote Giacomo, al quale era affezionatissima. E proprio Tito, residente al Lido ma trasferitosi da tempo a Vodo di Cadore con la famiglia, è stata comunicata martedì mattina dalla badante la dipartita della madre. I cui funerali si svolgeranno oggi, alle 10.30, nella chiesa di San Zulian. «Ce l'aspettavamo, ma la notizia ci ha colto comunque alla sprovvista - confessa il figlio - A consolarci è il fatto che, a quanto pare, se ne è andata nel modo più sereno possibile. Mamma il suo personale ricordo di Giampietro l'aveva affidato proprio al Gazzettino, quattro anni or sono. Ma, in quella come in altre circostanze, non meno importanti erano stati i suoi richiami a una Venezia che anche noi facciamo fatica a riconoscere, e dalla quale ci siamo allontanati per tornare alle nostre origini montanare. Inizialmente voleva essere seppellita proprio a Vodo di Cadore, nella tomba di famiglia e accanto a papà. Tuttavia, abbiamo appena trovato un biglietto dove, con la consueta precisione, ha puntualizzato di scegliere come estrema dimora San Michele in Isola. Vicino alla sorella Maria Luisa, alla quale era particolarmente legata e con cui aveva gestito per anni il suo negozio di coralli».
«Una nota che non lascia dubbi sulle sue ultime volontà», conclude Tito Talamini. Come le esequie a San Zulian, «per la profonda amicizia che la legava a don Massimiliano».
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