San Marco, uno dei banditi aveva i guanti

Martedì 21 Marzo 2017
San Marco, uno dei banditi aveva i guanti
La rivista utilizzata per tenere aperta la porta della gioielleria era nuova, appena trovata o acquistata, e pare sia stata maneggiata dal bandito che indossava dei guanti.
A distanza di alcuni giorni emergono nuovi dettagli sulla tentata rapina di venerdì alla boutique Rocca 1794 in Piazza San Marco che ancora conserva la storica insegna Missiaglia sotto le Procuratie Vecchie. A cominciare da quell'opuscolo che i ladri hanno utilizzato come fermo per impedire la chiusura automatica della porta d'ingresso, da cui poi sono fuggiti. Pare si tratti di un depliant pubblicitario di case e appartamenti ed è tra le prove più importanti raccolte dai Carabinieri nell'ambito delle indagini.
L'uomo che si è accucciato per posizionare il depliant tra la porta e il battente indossava dei guanti, probabilmente per non lasciare impronte. La rivista, visibilmente nuova, legata con un nastro o incellophanata, è stata forse acquistata poco prima in edicola o trovata in giro, accanto a qualche porta o finestra in qualità di materiale pubblicitario. Il lavoro dei Ris di Parma potrebbe dunque rivelarsi più complicato del previsto. Questo dettaglio sull'abbigliamento lascia intuire che nell'organizzazione del colpo, comunque non riuscito, poco fosse lasciato al caso. Ora gli specialisti stabiliranno con certezza la presenza o meno di tracce biologiche che potrebbero condurre ad un profilo genetico presente nelle banche dati delle forze dell'ordine (sempre che i due uomini abbiano dei precedenti, quindi schedati in passato). Gli inquirenti si stanno concentrando anche su quei fumogeni utilizzati come diversivo da uno o più complici in piazza e nella calle restrostante l'oreficeria. Quello acceso alla base del campanile per alcuni minuti ha creato una coltre di nebbia tale da offuscare la Basilica di San Marco. Si era pensato inizialmente ad un fumogeno da stadio e i Carabinieri, al momento, escludono si tratti di prodotti di tipo militare. Tra questi però vi sono dei prodotti con caratteristiche simili a quello utilizzato in Piazza e visto da migliaia di persone. Potrebbe essersi trattato di cortina fumogena bianca, un dispositivo con durata di emissione fumogena dai 90 ai 180 secondi (quindi tre minuti) con contenitore metallico e tappo di materiale plastico stagno all'acqua. L'accensione di questo prodotto è di tipo automatica a strappo munita di sicurezza di maneggio e trasporto (contro le accensioni accidentali). Una volta attivata, questa fitta nebbia di colore bianco inizia a diffondersi dopo 5 secondi, giusto il tempo per allontanarsi dal campanile.
Nel frattempo, dall'Ugl regionale della polizia di stato arriva un commento all'episodio: «Venezia merita più attenzione e rispetto da parte della politica nazionale e del nostro ministero dell'interno - afferma Mauro Armelao, segretario generale regionale Ugl Polizia Veneto - La questura di Venezia, come le specialità della polizia di stato a Venezia e provincia devono essere rinforzate in termini di uomini e mezzi».
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