San Marco, caos rifiuti nel sestiere del turismo

Martedì 23 Maggio 2017
San Marco, caos rifiuti nel sestiere del turismo
E' iniziata la nuova raccolta rifiuti a San Marco, e potrebbe servire un bel po' di rodaggio. Il sestiere con meno residenti e più attività economiche (e turistiche) ieri non era pronto alla rivoluzione del nuovo metodo di conferimento dell'immondizia attuato da Veritas, nonostante i volantini informativi in più lingue che la municipalizzata aveva recapitato agli utenti nell'ultimo mese. Tante infatti, le persone e le attività che invece di tenere i sacchetti in casa aspettando che lo spazzino suonasse il campanello, o portarli alle barche Veritas, hanno continuato a metterli fuori dalle porte, come i giorni scorsi. Tra chi ha cannato i ristoranti, tra cui i cinesi e un giapponese. Gli ispettori di Veritas (4 nel sestiere) e i netturbini (35 quelli operativi a San Marco) ieri spiegavano agli utenti che nel giro di qualche giorno la clemenza sarebbe finita e avrebbero iniziato a piovere le multe. A San Marco le utenze Veritas sono 7.436, e di queste solo 2.209 quelle che fanno capo ai residenti (famiglie). E' il numero più basso di utenze domestiche di tutti i sestieri di Venezia: Dorsoduro ne ha 3.175, San Polo e Santa Croce circa 8mila (4mila ognuno) per non parlare di Cannaregio e Castello, dove i numeri lievitano, essendo le zone più popolate. Ecco dunque che a San Marco, cuore del centro storico lagunare, gli abitanti stanno sparendo (non è una novità) e a far la parte del leone sono le 3.563 utenze commerciali (esercizi, uffici, strutture ricettive) a cui si aggiungono altre 1.664 utenze non residenti, cioè quelle registrate come seconde case, ma una parte potrebbe esser dedicata ad attività turistica non dichiarata per quanto riguarda la tassa dell'immondizia. E proprio con le prossime sanzioni di chi sbaglierà a conferire i rifiuti (166 euro) partirà automaticamente la segnalazione al Comune. Il sistema accenderà i riflettori sulle strutture ricettive irregolari smascherando coloro che dichiarano un'utenza domestica ospitando, invece, i turisti. «Per essere il primo giorno le strade erano abbastanza pulite - ha spiegato il responsabile del Servizi Ambientali Venezia ed Estuario Veritas, Federico Adolfo - molti sbagliano ancora ma occorrono alcuni giorni per abituarsi. Il problema più grosso lo abbiamo con i bed and breakfast e gli appartamenti turistici che sbagliano a conferire i rifiuti». A fargli eco il responsabile della raccolta a San Marco, Davide Dei Rossi. «Direi che come primo giorno è andata abbastanza bene, il problema sono le strutture turistiche extra-albierghiere che indubbiamente sono più concentrate qui, a San Marco, rispetto ad altre zone». Nel sestiere una quindicina di utenze che producono grandi quantità di immondizie (solitamente alberghi di lusso con ristoranti annessi) chiedono il servizio domenicale di Veritas, a pagamento, per portare via il quantitativo extra di rifiuti. Ieri il primo giorno di raccolta nuova si è chiuso in ritardo, anche per la necessità di informare gli sprovveduti che faceva perdere molto tempo ai netturbini. In campo Manin numerosi veneziani hanno portato le scoasse alla barca Veritas fuori orario e fuori zona (avendo dei punti di raccolta più vicini e comodi alle loro abitazioni).
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