«Otto votanti su 10 sono veneziani»

Lunedì 19 Giugno 2017
Doveva essere un referendum contro le grandi navi, indetto dai no-navi. L'esito insomma era già scritto: ha vinto il no. Una consultazione priva di valore legale e dall'esito scontato, ma di significato politico, quella indetto ieri dal Comitato no grandi navi per chiedere l'estromissione dalla laguna dei giganti del mare ed esprimere la contrarietà a nuovi scavi. A rispondere all'appello, circa ventimila persone di tutte le età, purché munite di un valido documento d'identificazione: per l'80% veneziani, secondo gli organizzatori, e per il rimanente turisti italiani o stranieri. A condividere il Sì al quesito Vuoi che le grandi navi da crociera restino fuori dalla laguna di Venezia e non vengano effettuati nuovi scavi all'interno della laguna stessa? è stato il 98% (dato non definitivo) di quanti si sono presentati in una delle 63 postazioni elettorali allestite a Venezia, Lido, Mestre, Marghera, Chioggia e Mira (ma non a Cavallino-Treporti). «Un successo andato ben oltre le nostre aspettative, con diverse sezioni che sin dalla mattina hanno esaurito le schede disponibili e hanno dovuto essere rifornite è stato il primo commento di Tommaso Cacciari a margine delle operazioni di spoglio in campo Santa Margherita Fatti i necessari conteggi, riuniremo il Comitato e decideremo il da farsi. Sicuramente renderemo noto il risultato al ministro Graziano Delrio, che vorrebbe decidere le sorti di questa città». Non meno soddisfatti, Armando Danella, Andreina Zitelli e Luciano Mazzolin. Che oltre a porre l'accento sullo sforzo organizzativo (cinquecento manifesti, venticinquemila pieghevoli e altrettante schede elettorali, più una media di tre volontari per gazebo), hanno precisato che «ora chi di dovere non potrà più nascondere le cose. E il comitato, che riteneva già un successo 63 gazebo tra città storica e terraferma, e invece è rimasto positivamente travolto dai dati d'affluenza, con punte significative anche a Mestre, Lido e Giudecca». «Voti veri, non taroccati ha spiegato Luciano Mazzolin Alcuni si sono presentati con l'intenzione di barrare il No, e ovviamente hanno potuto farlo. Abbiamo raggiunto l'obiettivo di superare le 12.600 firme raccolte nel 2012 in due mesi. Più tardi abbiamo raggiunto le 126.000 in rete. Oggi, in nove ore, abbiamo superato a spanne i ventimila votanti, in stragrande maggioranza sulle nostre stesse tesi. Da questa bella giornata i signori delle istituzioni traggano le dovute conseguenze, a cominciare dal ministro Delrio e dal sindaco Luigi Brugnaro». Brugnaro che aveva parlato di referendum scontato, visto che si rivolgeva al popolo dei no navi. Mazzolin però non ci sta: «Mi sembra invece che a condividere la nostra iniziativa e a dire la loro siano state molte più persone», conclude.
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