(L.M.) Verranno celebrati oggi a San Nicolò i funerali di Raffaele Levorato, fondatore anima e corpo della cooperativa Rio Terà dei Pensieri che lui aveva creato nel 1994 e oggi è diventata un punto di riferimento importante e prezioso in città per l'inserimento del lavoro nelle carceri. Levorato aveva 82 anni, compiuti il 5 novembre scorso, abitava al Lido, in via Duodo e lascia la moglie Cesara Maria, con cui era sposato da ben 56 anni, due figlie Monica e Alessandra, oltre a tre adorati nipoti.
Levorato è stato un pioniere del lavoro nelle carceri: la cooperativa aveva l'obiettivo di formare i detenuti al lavoro, e poi quello di dare loro, una volta usciti e scontata la pena, una concreta possibilità di reinserimento nella vita sociale.
In carcere ha avviato un laboratorio di serigrafia a Santa Maria Maggiore, uno di cosmetica e l'orto nel carcere femminile alla Giudecca.
Tre anni fa, era stato onorato vedendosi consegnare la medaglia di Giusto tra le nazioni in memoria dei suoi genitori Stella e Giulio i quali, tra il 1943 e il 45, nella loro casa del Lido, nascosero due famiglie ebree salvandole dalla deportazione nazista.
© riproduzione riservata
Levorato è stato un pioniere del lavoro nelle carceri: la cooperativa aveva l'obiettivo di formare i detenuti al lavoro, e poi quello di dare loro, una volta usciti e scontata la pena, una concreta possibilità di reinserimento nella vita sociale.
In carcere ha avviato un laboratorio di serigrafia a Santa Maria Maggiore, uno di cosmetica e l'orto nel carcere femminile alla Giudecca.
Tre anni fa, era stato onorato vedendosi consegnare la medaglia di Giusto tra le nazioni in memoria dei suoi genitori Stella e Giulio i quali, tra il 1943 e il 45, nella loro casa del Lido, nascosero due famiglie ebree salvandole dalla deportazione nazista.
© riproduzione riservata
