Off shore ai cinesi per 4 milioni

Venerdì 30 Settembre 2016 di Colosso dell'ingegneria progetterà la piattaforma al largo di Pellestrina e il terminal a Marghera
Sono un colosso dell'ingegneria cinese, il quinto gruppo mondiale per numero di occupati e per esperienza nelle grandi opere. E avevano bisogno di partner europei per partecipare al bando internazionale da oltre 4 milioni per la progettazione definitiva del porto off-shore di Venezia, che comprende la piattaforma d'altura al largo di Pellestrina e il primo terminal container che sorgerà in area Montesyndial a Porto Marghera.
Così la China Communication Construction Company Group ha "sposato" la E-Ambiente di Marghera e la 3Ti-Progetti Italia per dar vita a un raggruppamento di imprese, la 4c3, che ha sbaragliato sette concorrenti da tutto il mondo e si è aggiudicata la progettazione, superando - come unico gruppo - la soglia di 50 punti necessari per accedere a una graduatoria. Autorità portuale, del resto, aveva messo vincoli stringenti per ottenere un elevato standard di progettazione, soprattutto legati all'esperienza pregressa e alla tipologia di proposta tecnica. I cinesi da tempo avevano manifestato interesse sull'area e puntavano non solo a ottenere la progettazione, ma soprattutto alla costruzione del porto off-shore.
Comprensibile la soddisfazione del presidente di Autorità portuale Paolo Costa, per la solidità manifestata dal gruppo, che ha al suo interno anche una banca. «La gara internazionale è stata un successo in termini di partecipazione e risposta - ha dichiarato Costa - Le società di progettazione e costruzione tra le migliori del mondo si sono interessate a un'idea che, fino a qualche tempo fa, era solo sulla carta. Con il loro apporto, hanno contribuito a renderlo un progetto credibile, sostenibile e interessante non solo per l'Italia ma per tutti quei Paesi che, per motivi diversi, hanno necessità di spostare la movimentazione e la gestione dei container offshore anche per motivi anti-terrorismo». Gli altri partner sono E-Ambiente, azienda che ha sede al Vega presieduto da Gabriella Chiellino, docente di ambiente ed economia d'impresa a Ca' Foscari che si occupa di valutazioni di impatto ambientale, e la 3Ti Progetti che ha al suo attivo progettazioni dal nuovo ospedale di La Spezia a metropolitane in Qatar, dal porto di Salalah a un aeroporto in Romania. Entro un mese l'aggiudicazione definitiva: l'incarico prevede la progettazione definitiva della diga e del molo container del Terminal d'altura, da collegare al Terminal a terra a Marghera con il sistema di trasporto nautico delle Mama Vessel, nonché attività di monitoraggio e indagini ambientali per 180 giorni. Il consorzio avrà 330 giorni per concludere l'operazione. Nel frattempo si batterà cassa al Cipe: l'intesa è che lo Stato finanzi la parte della diga per 948 milioni mentre la parte rimanente (un milione e 300mila euro) rimarrebbe a carico privati, che ora risultano più credibili.
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