Niente telecamere, la Municipalità attacca

Giovedì 20 Luglio 2017
(L.M.) Due domande destinate ad aprire un caso e alimentare il dibattito. Quale risposta è stata data alle quattro firme con cui il Lido chiedeva l'installazione di telecamere per la videosorveglianza? E come mani si è provveduto a dare l'ok per posizionarne in terraferma, mentre al Lido non si è visto ancora nulla? Se lo chiede il presidente della municipalità del Lido e Pellestrina, Danny Carella (Pd), che va all'attacco dell'amministrazione comunale, dopo la delibera con cui la giunta ha dato il via libera all'installazione di 29 telecamere a Mestre e in terraferma. Il Lido ne ha chieste due. La risposta, con toni pacati ma precisi, è arrivata a stretto giro dall'assessore e prosindaco del Lido, Paolo Romor. «Caro Danny ha scritto Romor preciso che queste 29 telecamere rientrano in quelle specificamente autorizzate dal Ministero, che ha anche deciso la loro ubicazione in una delibera di giunta (o meglio del commissario con i poteri di giunta ndr) del marzo 2015, e quindi prima dell'insediamento dell'attuale amministrazione. Per l'installazione di altre telecamere siamo al lavoro». Da parte sua, Carella ha ringraziato del chiarimento, ma ha anche aggiunto che questa spiegazione non basta a mettere a posto le cose. «Ciò non toglie ha ribadito il presidente di municipalità - che noi aspettiamo da tre anni. La prima richiesta della municipalità risale addirittura alla precedente consiliatura nel 2014». Contro l'amministrazione comunale si è schierato anche Nicola Gervasutti, capogruppo della Lega Nord in consiglio municipale.

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