(M.Lamb.) Si è spento qualche giorno fa, all'età di 84 anni, il dottor Alessandro Bernath, noto neuropsichiatra veneziano nato da padre medico ungherese e madre siciliana. Lascia la moglie Angelina e i quattro figli Andrea, Lucia, Sonia e Nicola. Specializzato in malattie nervose e mentali, aveva lavorato dal 1961 al 1972 negli ospedali psichiatrici di Venezia (San Servolo e San Clemente) prima come medico di sezione, successivamente come aiuto. Nel 1972 è stato primario di psichiatria nei servizi psichiatrici dell'Ulss 12. Nel 1980 ha aperto, con i suoi collaboratori e l'allora direttore Domenico Casagrande, il Centro di salute mentale di Palazzo Boldù a Venezia e, nel 1993, il Csm del Lido di Venezia e dell'estuario. L'apertura di questi centri era conseguente alla chiusura dei manicomi, fortemente voluta da Bernath che lavorò intensamente, grazie anche alle nuove leggi dello Stato, per organizzare e sviluppare i Centri d'igiene mentale, poi Centri di salute mentale. Membro dell'Aep (associazione degli psichiatri europei), è andato in pensione nel 1994 ma ha continuato a praticare la libera professione, dedicandosi anche alla stesura di diverse pubblicazioni apparse sia nei resoconti congressuali sia nelle riviste specialistiche. È autore dei libri Breve storia della psichiatria a Venezia edito da Bonaccorso (2009) e Il dolore, l'ansia e la paura edito dalla Cleup (2010). I funerali si sono svolti in forma privata.
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