La sindaca uscente in vantaggio, con il leghista Alberto Semenzato fiducioso per l'arrivo al ballottaggio, con il pentastellato Antonio Milan a inseguire. Queste a mezzanotte e mezzo erano le notizie in arrivo dai vari seggi di Mirano. L'affluenza è stata del 53.58%, nettamente inferiore rispetto al 64.26% di cinque anni fa. La fiducia era grande al quartier generale di Maria Rosa Pavanello. La sindaca ha votato di primo mattino alla scuola Azzolini, per poi passare tutto il pomeriggio a spasso tra un seggio e l'altro.
A seggi chiusi è arrivata alla sede del Pd miranese di via Cesare Battisti, accompagnato dallo staff e dai fedelissimi della sua squadra. Nei giorni scorsi Maria Rosa Pavanello si era detta possibilista per una vittoria al primo turno, alle 23 di ieri sera invece i toni erano molto più abbottonati: «È stata una bella giornata, dopo una campagna elettorale talvolta aspra. Sono molto serena anche io, in questi cinque anni abbiamo amministrato con criterio e abbiamo la coscienza a posto».
Se la Pavanello era prudente, il leghista Alberto Semenzato in chiusura di seggi ostentava invece ottimismo: «Pensiamo già al ballottaggio, non temiamo nessuno». Maria Giovanna Boldrin, appoggiata da Forza Italia e da due civiche, ha atteso i risultati al River Pub con gli amici più stretti. «Sono fiduciosa, sappiamo che abbiamo tutte le carte in regola per arrivare al ballottaggio diceva pochi minuti prima delle 23 - Sappiamo tutti che la sindaca uscente è favorita, e in questo momento la nostra grande incognita resta l'elettorato del Movimento 5 Stelle. In ogni caso, comunque andrà, siamo soddisfatti perché abbiamo creato una nuova base per un centrodestra moderato».
Eppure i primi risultati hanno cambiato il suo umore. Antonio Milan del Movimento 5 Stelle ha passato invece la notte come rappresentante di lista: Fiato sul collo ai presidente di seggio affinché tutto si svolga regolarmente diceva alle 23. L'obiettivo di Milan era il ballottaggio, lo sguardo era rivolto soprattutto ai risultati di Boldrin e Semenzato: «È stata una campagna elettorale intensa, ora resta da capire se siamo riusciti a trasmettere ai miranesi il nostro entusiasmo e le nostre competenze». Ma dai primi risultati i pentastellati hanno registrato una flessione. Per Milan, in ogni caso, la bassa affluenza è una sconfitta per tutti: «Questa è la conseguenza di aver fissato il voto a giugno: quasi il 50% dei miranesi ha scelto di disertare le urne».
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A seggi chiusi è arrivata alla sede del Pd miranese di via Cesare Battisti, accompagnato dallo staff e dai fedelissimi della sua squadra. Nei giorni scorsi Maria Rosa Pavanello si era detta possibilista per una vittoria al primo turno, alle 23 di ieri sera invece i toni erano molto più abbottonati: «È stata una bella giornata, dopo una campagna elettorale talvolta aspra. Sono molto serena anche io, in questi cinque anni abbiamo amministrato con criterio e abbiamo la coscienza a posto».
Se la Pavanello era prudente, il leghista Alberto Semenzato in chiusura di seggi ostentava invece ottimismo: «Pensiamo già al ballottaggio, non temiamo nessuno». Maria Giovanna Boldrin, appoggiata da Forza Italia e da due civiche, ha atteso i risultati al River Pub con gli amici più stretti. «Sono fiduciosa, sappiamo che abbiamo tutte le carte in regola per arrivare al ballottaggio diceva pochi minuti prima delle 23 - Sappiamo tutti che la sindaca uscente è favorita, e in questo momento la nostra grande incognita resta l'elettorato del Movimento 5 Stelle. In ogni caso, comunque andrà, siamo soddisfatti perché abbiamo creato una nuova base per un centrodestra moderato».
Eppure i primi risultati hanno cambiato il suo umore. Antonio Milan del Movimento 5 Stelle ha passato invece la notte come rappresentante di lista: Fiato sul collo ai presidente di seggio affinché tutto si svolga regolarmente diceva alle 23. L'obiettivo di Milan era il ballottaggio, lo sguardo era rivolto soprattutto ai risultati di Boldrin e Semenzato: «È stata una campagna elettorale intensa, ora resta da capire se siamo riusciti a trasmettere ai miranesi il nostro entusiasmo e le nostre competenze». Ma dai primi risultati i pentastellati hanno registrato una flessione. Per Milan, in ogni caso, la bassa affluenza è una sconfitta per tutti: «Questa è la conseguenza di aver fissato il voto a giugno: quasi il 50% dei miranesi ha scelto di disertare le urne».
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