Menotto (Pd): «Brugnaro cambi»

Martedì 23 Maggio 2017
Menotto (Pd): «Brugnaro cambi»
Dipendenti del Casinò, comunali, lavoratori degli appalti dei Musei civici. Tutti sul piede di guerra. Il lavoro resta il fronte più caldo per l'amministrazione di Luigi Brugnaro. L'appuntamento clou della settimana resta quello di domani, con il Consiglio comunale che dovrà approvare la ricapitalizzazione della casa da gioco, in concomitanza con lo sciopero indetto dai sindacati. E proprio ai lavoratori della casa da gioco si è rivolto ieri l'assessore al bilancio, Michele Zuin. Una sorta di appello al senso di responsabilità dei lavoratori. «É fondamentale - scrive l'assessore - che tutti quei dipendenti, soprattutto giovani, che hanno una prospettiva di lungo termine all'interno della casa da gioco capiscano gli sforzi che stiamo facendo sia per risanare la società che per superare le differenze retributive generazionali». La nota è una risposta alle accuse dei sindacati per la riorganizzazione del gruppo societario, con il ritorno degli immobili e dei debiti. Una scelta obbligata, spiega Zuin, per il «venir meno della prospettiva della privatizzazione», ma che ha anche consentito di «far emergere una plusvalenza da conferimento di circa 9 milioni di euro nel bilancio di CMV S.p.A. (la società che deteneva gli immobili, ndr.) permettendo, cosi, da un lato di consolidare l'equilibrio economico della società capogruppo e dall'altro di capitalizzare la Casinò di Venezia Gioco S.p.A. per un importo complessivo di 1,8 milioni senza esborsi di denaro da parte del Comune». Insomma una «sana gestione», per Zuin, che ora consentirà un piano di rilancio.
Questo sul fronte Casinò. Intanto sul referendum dei comunali si fa sentire il segretario comunale del Pd, Maria Teresa Menotto che invita Brugnaro a cambiare rotta: «Il dato relativo alla partecipazione e al risultato rispetto al referendum dei lavoratori del Comune suona come una sonora bocciatura verso questa amministrazione. Il sindaco continua a negare un dato evidente considerato che il 77% dei lavoratori ha respinto non solo l'accordo, ma l'idea stessa che sta alla base della politica verso il personale di questa amministrazione. A parole si parla di merito ed efficienza, ma nei fatti c'è solo immobilismo e nessuna risposta verso i cittadini». Mentre da Cgil Filcams, Fisascat e Uiltrasporti arriva un duro comunicato contro i consiglieri di maggioranza che hanno fatto cadere il numero legale nell'ultima commissione sui musei civici.
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