Incidente mortale, veneziana nei guai per un sorpasso

Sabato 25 Giugno 2016
BELLUNO - «Ho avuto un abbaglio e mi sono detta questo ci viene addosso». Drammatico il racconto di Debora Casanova di Dosoledo, la barista che era trasportata in sella, sulla Yamaha condotta da Gianfranco detto Pio Bassanello. Il centauro morì a 44 anni nell'incidente che avvenne il 30 agosto del 2013 alle 17.30, sulla regionale 355 all'uscita da Presenaio, in direzione Sappada. Alla sbarra con l'accusa di omicidio colposo l'automobilista veneziana Elena Baldessari, 67 anni (avvocato Valerio Piller Roner). Secondo quanto ricostruito dalla Procura, era lei alla guida dell'auto che, provenendo dal senso opposto di marcia rispetto alla moto, avrebbe invaso la corsia in fase di sorpasso. In quella manovra, non consentita in prossimità di una curva con linea continua, avrebbe urtato la moto, finita prima contro un muro e poi contro il guard rail. Una scena vista dall'automobilista sorpassato dalla veneziana, Graziano Cesco Casanova, che ha annotato la targa e dato l'allarme, come raccontato ieri in aula. Ha anche tentato di inseguire la donna che però ha proceduto nella sua corsa: è tornata alle 18.10. Sul posto comunque aveva lasciato tracce inequivocabili: nella corsia della moto, erano rimasti 3 frammenti di specchietto. «La moto veniva urtata dallo specchietto dell'auto - ha confermato il comandante di Santo Stefano, maresciallo Antonio Alibrandi -, ma non è possibile stabilire con certezza il punto esatto dell'incidente». Il carabiniere ha spiegato che l'alcoltest ha dato esito negativo per la conducente. I prelievi tossicologici sul deceduto sono stati positivi: 1,60 il tasso alcolemico e tracce di uno spinello. Drammatica anche la testimonianza di Paolo Gros, il 53enne di Cortina arrivato pochi secondi dopo l'incidente che ha praticato a lungo, senza esito, la rianimazione sul 44enne. Si torna in aula il 12 luglio.

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