«Il pilota Actv è fuggito perché mi ha ferita». Parla la 55enne

Martedì 28 Marzo 2017
«Noi non abbiamo aggredito né inseguito nessuno, l'unica persona che è caduta rovinosamente sono stata io, spinta dal capitano». A distanza di quasi una settimana dalla rissa notturna scoppiata a bordo di un vaporetto Actv alla Palanca, fornisce la propria versione anche P.Z., 55 anni, che fa parte del gruppetto di veneziani che si è scontrato con il comandante del mezzo Actv. «Mi sono intromessa nella lite, e da mamma ho urlato al capitano: Lascia stare mio figlio, non fargli del male. Il comandante mi ha dato uno spintone, e sono andata a sbattere la testa contro la cassetta di metallo del vaporetto, che si è aperta».
La versione di Actv, fornita dal capitano, è completamente diversa. Il pilota sostiene di esser stato inseguito e picchiato da uno dei veneziani anche fuori dal mezzo, sul pontile e per strada. «Nessuno l'ha inseguito - rincara la donna - il pilota è fuggito perché si è spaventato quando io sono finita a terra, sbattendo la testa: per un attimo ho perso i sensi. E' questo il motivo che l'ha spinto a fuggire, ne sono convinta. Anche perché, quando i Carabinieri sono arrivati, li stavamo aspettando sull'imbarcadero, non ci siamo mai allontanati. Il capitano invece è scappato e non l'abbiamo più rivisto. Sembra quasi impossibile che potesse aver paura di un ragazzo di 26 anni e di due donne». Secondo la versione del comandante Actv, i veneziani erano in quattro: due uomini e due donne, e sarebbe stato il quarto uomo, più anziano, ad inseguirlo sulla riva. Saranno le verifiche dei Carabinieri ad appurare le diverse versioni dell'accaduto.
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