I commercianti del ponte: «Più controlli di sera»

Lunedì 16 Gennaio 2017
(t.card.) C'è sconcerto e indignazione fra i commercianti della zona realtina: appena restaurato il ponte di Rialto è stato immediatamente deturpato da scritte e graffiti con bombolette spray. Ma tra i negozianti serpeggia anche un certo fatalismo. «Un tempo a questi imbrattatori si sarebbero tagliate le mani e fatto pulire tutto con la lingua - sbotta sdegnata Barbara, commerciante della zona - non capisco come ci sia gente che riesce a divertirsi in questo modo. È una situazione indecente e, se gli autori dello sfregio sono ragazzini, bisognerebbe far pagare i genitori. Però mancano anche i controlli e verso sera, ad esempio, in Ruga degli Oresi non c'è illuminazione».
«Pulire una serranda costa mediamente mille euro - afferma Piergiorgio, della gioielleria Frollo - se li beccano, il provvedimento di affidarli ai lavori socialmente utili non serve a nulla. Se sono minorenni, devono pagare i genitori: il miglior deterrente è toccare il borsellino. Mi piacerebbe sapere se questi delinquenti, che immagino essere ragazzini, sono di Venezia o vengano da fuori. L'uso delle telecamere può aiutare, ma basta un cappuccio per vanificare qualsivoglia occhio elettronico. E poi abbiamo visto come l'uso delle telecamere non scoraggi chi vuole delinquere». Christian, della gioielleria Cecchi: «Non mi sembra ci siano purtroppo soluzioni, loro sporcano e noi puliamo. Hanno appena restaurato il ponte, ma fra poco saremo daccapo: il biancore della pietra d'Istria si scurirà, le scritte saranno ovunque ed i danneggiamenti diverranno visibili. Già ora noto scalini lesionati. Ovvio che telecamere esterne e pubbliche limiterebbero i guai».
«Manca la sorveglianza notturna - è il parere di Katia, Nuna Lie abbigliamento - ma vedo che è assente l'educazione fin da bambini. Ci sono genitori che fanno fare ai piccoli ciò che vogliono, sul ponte e nei negozi. Non c'è il concetto di bene comune, di monumento artistico. Tutti se ne fregano e di notte molti sono quelli che attraversano il ponte, uno dei più importanti manufatti ben poco sorvegliato. Ci vorrebbero agenti e guardie private, ma sono tempi grami, sia da parte del settore pubblico che di quello privato». «Ci vogliono controlli notturni - conclude Romano, Ottica Rialto - una vigilanza assidua. Vedo la vigilanza come unico deterrente. Le telecamere non servono a nulla».
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