Ferragosto accentua la crisi del mercato Pescheria disertata e ortofrutta in crisi

Domenica 20 Agosto 2017
Ferragosto accentua la crisi del mercato Pescheria disertata e ortofrutta in crisi
Pescheria deserta e desolata. In questi giorni agostani il mercato del pesce soffre. Non ci va quasi nessuno e già alle 11 del mattino i banchi possono chiudere.
La discesa numerica dei residenti ed il loro periodo di ferie fanno sì che il mercato del pesce realtino divenga spopolato. «Forse sono in pochi, forse tutti in montagna - racconta Cristina Donaggio, storica e simpatica pescivendola realtina - fatto sta che potremmo anche chiudere, perché i clienti veneziani non ci sono. Mai vista una tale miseria. Almeno ci salvasse il turismo, ma neanche quello visita il mercato di Rialto, perché è tutto un mordi e fuggi e i visitatori in appartamento vanno tutti nei supermercati».
«Che il mercato di Rialto sia morente è ormai una realtà - aggiunge Gino Mascari, storico portavoce dell'area commerciale - la storia millenaria del nostro mercato sta per concludersi. Nei fatti un mercato serve la cittadinanza, se questa non c'è non ha più motivo di esistere. Inutile dare la colpa alla politica, a questo o a quello; ormai è tutto over, inutile. Si doveva co-progettare prima e pensare a rimedi. La mancanza di famiglie e di residenti causano una perdita netta ai pescivendoli, che subiscono i contraccolpi della crisi: ristoranti e trattorie non pagano ed i crediti si sommano, assieme al timore di consegnare altro pesce. Il settore di frutta e verdura non se la passa meglio: c'erano 54 licenze in area realtina, ora è tanto se arrivano a 30, metà in affitto ai bengalesi. Il mercato di Rialto è un morto che emette gli ultimi rantoli».
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