CHIOGGIA Rinnovato il contratto di lavoro per gli equipaggi dei pescherecci appartenenti ad armatori iscritti alle cooperative. L'accordo siglato rimarrà in vigore fino al 31 dicembre del 2020.
E per la prima volta nella pesca, i soci lavoratori sono ammessi alla retribuzione su base mensile. Ma non è l'unica innovazione positiva.
«È una grande conquista di civiltà fa notare il responsabile della Cisl/Fai per il Veneto, Pierpaolo Piva l'introduzione del diritto di reimbarco per i lavoratori sbarcati a seguito di malattia e infortunio, diversamente da quanto previsto dalla normativa vigente. Inoltre, sono previste anche maggiori tutele in tema di sicurezza e formazione grazie a un monte ore di permessi retribuiti. Infine va sottolineata pure la novità dell'assistenza sanitaria integrativa che finora non c'era».
Il sindacalista rammenta però, che secondo Fai, Flai e Uila/Pesca rimangono tuttora aperte situazioni di evidente ingiustizia. Quello del pescatore, ad esempio, non è classificato tra i lavori usuranti e le malattie professionali non risultano ancora riconosciute dall'Inail. Infine, manca un sistema di ammortizzatori sociali che intervenga in tutti casi di crisi o per questioni collegabili a situazioni meteo marine avverse. (R.Per.)
© riproduzione riservata
E per la prima volta nella pesca, i soci lavoratori sono ammessi alla retribuzione su base mensile. Ma non è l'unica innovazione positiva.
«È una grande conquista di civiltà fa notare il responsabile della Cisl/Fai per il Veneto, Pierpaolo Piva l'introduzione del diritto di reimbarco per i lavoratori sbarcati a seguito di malattia e infortunio, diversamente da quanto previsto dalla normativa vigente. Inoltre, sono previste anche maggiori tutele in tema di sicurezza e formazione grazie a un monte ore di permessi retribuiti. Infine va sottolineata pure la novità dell'assistenza sanitaria integrativa che finora non c'era».
Il sindacalista rammenta però, che secondo Fai, Flai e Uila/Pesca rimangono tuttora aperte situazioni di evidente ingiustizia. Quello del pescatore, ad esempio, non è classificato tra i lavori usuranti e le malattie professionali non risultano ancora riconosciute dall'Inail. Infine, manca un sistema di ammortizzatori sociali che intervenga in tutti casi di crisi o per questioni collegabili a situazioni meteo marine avverse. (R.Per.)
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