Crozza nelle vesti del Papa scherza sulla Chiesa: «È piena di contrasti come i Subsonica»

Venerdì 10 Febbraio 2017
Crozza nelle vesti del Papa scherza sulla Chiesa: «È piena di contrasti come i Subsonica»
È la notte delle cover, fai attenzione (come direbbe Lucio Dalla). Fai attenzione perché si fa presto a deturpare le belle canzoni. E esempi ce ne sono anche quest'anno. Ma c'è anche un altro rischio: le canzoni della memoria possono evocare confronti impietosi con quelle del presente e far risaltare ancora di più la pochezza della gara. Ma il Festival ormai pensa ad altro. Si va verso la chiusura e già si fanno bilanci. I numeri sono grandi, anche se, dopo il debutto super, c'è stata una flessione: 10 milioni e 366 mila spettatori e il 45,6 di share, quattrocentomila spettatori e il 3,3 per cento in meno rispetto a un anno fa. Come dire Conti e De Filippi fanno meno del Conti da solo. E, oltretutto, rispetto alla sera dell'esordio si sono quasi dimezzati gli streaming, 400 mila rispetto ai 700 mila e passa. Un flessione fisiologica, ma che forse ha anche a che fare col gigantismo di questa edizione. Fra gli ospiti ieri da segnalare l'orchestra Reciclados, Mika, Lp.
C'è anche l'effetto Crozza, che un po' paga l'esposizione quotidiana e ieri ha dovuto rilanciare presentandosi vestito da papa Francesco («la Chiesa come i Subsonica sono pieni di contrasti» ha scherzato).
I due conduttori, comunque, vedono già il traguardo, pronti a lasciare in eredità a chi verrà una pietra di paragone il più scomoda possibile. Conti ha fatto addirittura i nomi di eventuali sostituti. Un elenco lungo che va da Bonolis (candidato forte) a Fazio (candidato difficile), agli amici Frizzi e Amadeus (candidati improbabili).
Ieri intanto triplo menù: la gara delle cover, quella dei secondi quattro giovani e quella dei ripescati fra i big. Fra le Nuove proposte sono passati Maldestro, il figlio di talento del boss che si è emancipato sulla via del cantautorato, e l'ex Amici Lele. Tornando alla sfilata delle cover, si diceva che possono essere un'arma a doppio taglio. Il guaio è che spesso si tende a inventare arrangiamenti incongrui o a trovare inutilmente spazio all'orchestra: vale l'esempio di Fiorella Mannoia e i preziosismi di Danilo Rea al piano sommersi da archi soverchianti. La versione della degregoriana Sempre e per sempre è stata comunque fra le migliori. E, fra le altre cose riuscite, ci sono soprattutto la versione che Ermal Meta ha fatto di Amara terra mia e poi il divertente reggaeton Susanna con Gabbani a reinventare Celentano. Non a caso il ragazzo toscano e la Fiorella nazionale sono i due maggiori candidati alla vittoria finale. Quanto ai ripescaggi a notte fonda si sono misurati Ron, Bianca Atzei, Clementino, Raige e Giulia Luzi, Giusy Ferreri e Nesi e Alice Paba. Due sono andati a casa. Gli altri, domani, rischiano l'eliminazione.
Ma il pezzo forte della serata è stato Mika, tornato energico più che mai al Festival di Sanremo a dieci anni di distanza dall'ultima volta. Parla bene dei talent (di cui lui è stato giudice) come possibilità per farsi conoscere, dell'importanza della musica e del suo progetto di bissare il successo di Casa Mika2. «Strano stare all'Ariston senza un progetto discografico nuovo da presentare. E cantare qui senza essere in gara è ancora più strano». Racconta così a poche ore dalla sua performance sul palco dove ha eseguito un medley dei suoi successi (Grace Kelly, Good Guys, Boum boum boum) e ha omaggiato George Michael con Jesus to a child (successo del 1996). Definisce l'orchestra «l'anima vera del Festival, immutabile ed essenziale» e riconosce il valore elevante della musica. Anche per salvarsi dal bullismo. «La musica è una chiave per liberarti e per esprimerti in tutto il tuo essere» dice lui che ne è stato vittima in prima persona da piccolo. «Quando stavo a scuola e mi attaccavano, mi sentivo invisibile. Facendo la musica ho acquistato i superpoteri. E sono diventato un supereroe. Il ruolo della musica è potente e ti rende visibile quando il mondo intero non ti riesce a vedere».
ha collaborato Rita Vecchio

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci