Clint, ultimi ciak in Piazza con il cuore a Barcellona

Sabato 19 Agosto 2017
Clint, ultimi ciak in Piazza con il cuore a Barcellona
Ultimo giorno di riprese in Piazza San Marco per Clint Eastwood, ma per un attimo, uscendo dalla Basilica, la testa è andata all'attentato di Barcellona.
Il regista 87enne che in questi giorni a Venezia ha girato alcune scene del nuovo film The 15:17 to Paris, alla domanda sui due italiani che hanno perso la vita, ha risposto con tono stupito e rammaricato. «Sapevo dei due italiani rimasti uccisi - ha risposto Eastwood - l'ho letto dalle notizie, ma non conoscevo i dettagli, non sapevo che uno fosse di queste parti». Nient'altro. Perché forse, davanti a certi drammi, i commenti sono superflui e il silenzio del regista hollywoodiano è messaggio di rispetto e cordoglio.
In questi tre giorni di riprese a Venezia sul film che tratta proprio il tema del terrorismo, le comparse sono state circa 350. Silvia Covi è una di queste. «E' sconvolgente pensare che la realtà continui ad andare oltre a ciò che si riesce ad immaginare - ha spiegato la ragazza riferendosi al furgone sulla Rambla - dopo la notizia di Barcellona ho subito cercato di mettermi in contatto con degli amici che vivono lì. Ero appena uscita dal set quando ho saputo la notizia, questo ti fa pensare che cose del genere posso accadere ovunque, anche qui, che nulla è inverosimile e non si è mai abbastanza al sicuro».
Ieri a Venezia si è visto anche il terzo eroe protagonista del film, Alek Skarlatos, il militare statunitense che nel 2015 assieme a Anthony Sadler e Spencer Stone sventò l'attentato sul treno. I tre americani interpretano se stessi nella pellicola di Eastwood ma fino a ieri, in laguna, Skarlatos non era ancora stato avvistato. «Venezia è ridicolmente splendida. E' così stupefacente». Ha scritto su Instagram il militare accompagnando la didascalia ad una foto di Piazza San Marco.
Il primo ciak di ieri mattina, all'interno dell'ostello della gioventù alla Giudecca, precisamente alle Zitelle, dove sono state ricostruite un paio di scene del viaggio dei ragazzi americani di due anni fa. Secondo indiscrezioni, non si tratterebbe solo di scenografie lagunari: l'interno di una camera di un ostello olandese e un pub di Berlino. E proprio all'ostello, il sindaco Luigi Brugnaro ha incontrato il più famoso cow boy del grande schermo, convincendolo a tornare attore per qualche minuto e girare un minispot della campagna #EnjoyRespectVenice, diventando, di fatto, testimonial del decoro. Il video, rilanciato subito dalla pagina Twitter del sindaco.
Le riprese si sono poi concluse a San Marco, anche se il regista 87enne resterà all'hotel Gritti fino a domani, a meno di improvvisi cambi di programma, per concedersi un paio di giorni di riposo. Verso le 17, tutte la barche con le attrezzature e i taxi con la security si sono spostati al molo della piazza ed è stato preparato il set al Gran Caffè Quadri. Sotto le procuratie vecchie, dal bar Eden fino al negozio di articoli da regalo Olga Asta, l'area è stata delimitata con il nastro rosso e gli agenti a presidiare la zona.
Eastwood ha girato all'interno della basilica di San Marco e, appena uscito per raggiungere il Quadri, è stato circondato dai fan che l'hanno riconosciuto. Giunto nello storico caffè veneziano si è seduto all'interno, per dirigere a distanza il set. La scena ha visto i protagonisti comprarsi un gelato nella vicina gelateria e cioccolateria Bravin e spostarsi tra i tavolini del Quadri con alle spalle il campanile.
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