Civile, traslocano i reparti per il restauro del Gaggia

Martedì 21 Febbraio 2017
Civile, traslocano i reparti per il restauro del Gaggia
Traslochi in vista all'ospedale Civile. Per rendere più veloci e meno impattanti i lavori di ristrutturazione del padiglione Gaggia, che sarà quasi interamente svuotato, con il trasferimento dell'oncologia allo Jona, dove oggi c'è lungodegenza. Mentre negli spazi vuoti dell'ex ginecologia, nell'area storica del complesso del San Giovanni e Paolo, già ristrutturati, si trasferirà la lungodegenza in un polo che in prospettiva potrà ospitare anche il futuro ospedale di comunità. Tante novità che, nei programmi dell'Ulss 3, miglioreranno sia il cantiere che l'organizzazione dell'ospedale. I dettagli dell'operazione sono stati definiti solo in questi giorni e nelle prossime settimane partiranno i traslochi.
IL CANTIERE - Punto di partenza il restauro del Gaggia. Secondo i piani iniziali i lavori dovevano procedere per lotti, senza spostare i tanti inquilini del padiglione (oltre alla radiologia, l'oncologia con la radioterapia, per un totale di 27 posti letto, e la medicina nucleare). Ma la convivenza, tra malati e operai, si annunciava complicata. E così, d'accordo con l'Ulss, la ditta che si è aggiudicata l'appalto da oltre 5 milioni di euro, la Bettiol srl, ha proposto una diversa organizzazione dei lavori che diminuirà i disagi e consentirà anche di velocizzare i tempi. Almeno tre mesi in meno dei 700 giorni previsti dal contratto. Gli operai avranno più spazio dove lavorare contemporaneamente e meglio, mentre alcuni servizi dovranno traslocare per i circa due anni di cantiere.
L'ONCOLOGIA - A lasciare il Gaggia saranno alcuni servizi minori di radiologia che traslocheranno in parte negli spazi accanto al pronto soccorso, in parte nella struttura prefabbricata tra Gaggia e Jona. Poi si sposterà l'intera oncologia. Il reparto si trasferirà al quinto piano dello Jona, liberato da lungodegenza. Una soluzione che eviterà ai degenti la convivenza con il cantiere. Mentre il day hospital oncologico traslocherà ai Mendicanti, negli ex ambulatori di reumatologia, oggi vuoti, accanto ad ematologia, creando così un'area ambulatoriale.
LA LUNGODEGENZA - Fin qui i traslochi temporanei, legati al cantiere. Diverso il discorso per lungodegenza a cui viene destinato uno nuovo spazio: l'ex ginecologia, appunto, vuota ormai da un paio d'anni e ora recuperata. Il primo nucleo di quel polo di lungodegenza - ospedale di comunità che, nei piani dell'Ulss, dovrebbe rivitalizzare anche questa zona dell'ospedale.
UN OSPEDALE VIVO - Ed è proprio questo l'aspetto che più sta a cuore al direttore generale dell'Ulss, Giuseppe Dal Ben. «L'ospedale Civile è tornato ad essere un corpo che vive: recuperiamo via via spazi, restituiamo funzioni ad aree che sembravano destinate al letargo - sottolinea, soddisfatto -. Intorno allo Jona, ricostruito, e al Gaggia, che ricostruiamo, l'ospedale è un complesso articolato, che consente e suggerisce soluzioni e prospettive, a chi le vuole vedere. Cerchiamo di coglierle tutte. E di certo Gaggia e Jona non restano fortini ricostruiti nel deserto, ma anzi dialogano appieno con un ospedale intero, che è tornato ad essere un patrimonio per la città e per la sanità cittadina».
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci