Quattro container per la sede degli sport acquatici a Mira vincitrice del bilancio partecipativo 2016 e finanziata con 100 ila euro. «Verranno installati in prossimità dell'attuale ricovero della canoe spiega l'assessore ai Lavori pubblici Luciano Claut stiamo valutando anche un passaggio pedonale verso le scuole con accesso sul naviglio. Il progetto esecutivo verrà presentato a giorni ed i lavori potrebbero partire la prossima primavera». Nei giorni scorsi i tecnici del Comune di Mira hanno incontrato una rappresentanza del Canoa club di Oriago per illustrare il progetto steso da un professionista per realizzare la sede degli sport d'acqua sul Naviglio. Come accennato, l'idea è di collocare quattro container, due destinati agli spogliatoi, per 7 persone, uno per i servizi igienici e l'altro per la segreteria. I box verrebbero realizzati su una piattaforma di cemento e sarebbero previsti gli allacciamenti alla corrente elettrica e alla rete idrica, ma non alla rete del gas e alle fognature.
Il Caona club non nasconde le proprie perplessità: ipotizzare una sede distribuita su container è sembrata a molti una scelta azzardata (qualcuno dice povera), soprattutto per una struttura che dovrebbe ospitare il sodalizio ma anche diventare un punto di riferimento per gli sport d'acqua lungo il naviglio che sembrano affascinare molto i turisti. «E' comunque un inizio abbozzano al Canoa club Sono anni che chiediamo una sede e finalmente attraverso il bilancio partecipativo e con il sostegno di tante persone che hanno votato il progetto la stiamo ottenendo». Dubbi soprattutto sull'utilizzo dei contenitori. «Stiamo puntando a dare almeno i servizi essenziali ha spiegato l'assessore Claut spogliatoi, docce e servizi in un insediamento strutturato; il progettista incaricato ha individuato queste modalità, per poter cominciare i lavori a primavera. Non è esclusa comunque la possibilità di un secondo stralcio per un ricovero delle canoe e un organizzazione più adeguata».
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Il Caona club non nasconde le proprie perplessità: ipotizzare una sede distribuita su container è sembrata a molti una scelta azzardata (qualcuno dice povera), soprattutto per una struttura che dovrebbe ospitare il sodalizio ma anche diventare un punto di riferimento per gli sport d'acqua lungo il naviglio che sembrano affascinare molto i turisti. «E' comunque un inizio abbozzano al Canoa club Sono anni che chiediamo una sede e finalmente attraverso il bilancio partecipativo e con il sostegno di tante persone che hanno votato il progetto la stiamo ottenendo». Dubbi soprattutto sull'utilizzo dei contenitori. «Stiamo puntando a dare almeno i servizi essenziali ha spiegato l'assessore Claut spogliatoi, docce e servizi in un insediamento strutturato; il progettista incaricato ha individuato queste modalità, per poter cominciare i lavori a primavera. Non è esclusa comunque la possibilità di un secondo stralcio per un ricovero delle canoe e un organizzazione più adeguata».
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