Canal Grande, multe annullate «Argos e laser non sono tarati»

Martedì 30 Maggio 2017
Un altro duro colpo alle sanzioni comminate in canal Grande dalla polizia locale con l'ausilio del sistema di telecamere Argos e perfino del telelaser. Il Giudice di pace Tiziana Cristante ha accolto l'ennesimo ricorso presentato da un tassista annullando tre sanzioni (due con Argos e una con il telelaser), ma questa volta ha motivato la sentenza con dovizia di particolari e condannando il Comune al pagamento delle spese legali, circa 700 euro. Il caso è stato portato all'attenzione del giudice dall'avvocato Jacopo Molina, il quale ha contestato al Comune la mancata taratura e verifica di funzionalità periodica del telelaser e di Argos e, per quest'ultimo, anche la mancata omologazione ministeriale. Le multe erano state date nell'ottobre 2014, cinque mesi dopo la riattivazione di Argos a fini sanzionatori. In precedenza, le multe date da questo a partire dal 2008 e impugnate, erano state annullate in sede giurisdizionale perché il Comune non aveva ottemperato alla normativa sulla privacy installando cartelli e segnali che indicavano che la zona sotto le telecamere è videosorvegliata.
Questa volta, però, il problema è più grosso e riguarda la gestione di un sistema sanzionatorio costato quasi un milione e dotato di una tecnologia ingegnosa e interamente veneziana, che però finora non ha avuto il placet del Ministero dei trasporti.
«Fosse stato diversamente - commenta Molina - il decreto di omologazione sarebbe stato esibito al giudice. Invece agli atti c'è solo l'annuncio della richiesta inviata a Roma. Citando due sentenze recenti della Cassazione, le quali affermano la necessaria e obbligatoria taratura cui devono essere sottoposti tutti gli strumenti di misurazione e accertamento della velocità, il giudice ha concluso che questa taratura non è stata effettuata in mancanza di prove presentate dal Comune. Per quanto riguarda Argos, la questione è analoga in quanto il sistema di telecamere intelligenti si può definire uno strumento di misurazione di velocità sofisticato - scrive il giudice - e come tale ancor maggiormente sottoposto a fenomeni di obsolescenza e deterioramento. Non risulta che il sistema sia mai stato sottoposto a periodiche verifiche di funzionalità, se si esclude quella eseguita al momento dell'attivazione. Pertanto si ritiene che l'accertamento eseguito con Argos non possa definirsi assolutamente attendibile.
La giurisprudenza che si sta consolidando potrebbe provocare un'esplosione del contenzioso legato alle multe per eccesso di velocità delle imbarcazioni. In questo modo chi corre resterà impunito se il Comune non investirà nelle revisioni periodiche della strumentazione per rendere ineccepibili le multe.
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