C'è chi imbratta, chi buca le gomme e chi ruba la benzina dagli autobus

Venerdì 17 Febbraio 2017
C'è chi imbratta, chi buca le gomme e chi ruba la benzina dagli autobus
Circa 260mila euro all'anno per sistemare i vandalismi: ora Actv mostra i video dei colpevoli e chiede la massima severità, adottando la legge Brugnaro: ovvero far passare una notte in cella ai vandali. L'ultimo episodio si è verificato mercoledì sera al People mover, lato Tronchetto, dove in tre hanno forzato i tornelli per entrare e uno di loro ha lanciato un calcio al braccio elettronico, rompendolo. I tre, due donne e un uomo accompagnati da un cagnolino, non sapevano di essere ripresi dalle telecamere di videosorveglianza ed ora, se identificati, dovranno rispondere dei danni e del gesto.
Il filmato integrale è stato infatti consegnato alle autorità competenti, contestualmente alla denuncia da parte della municipalizzata. Nel frattempo, sul profilo Facebook di Actv sono comparse le riprese dell'episodio (senza voci e nascondendo i volti con i pixel per questioni di privacy). «Abbiamo deciso di rendere pubblici questi gesti per due motivi - spiega il presidente di Actv Luca Scalabrin - Perché i presunti teppisti sappiano che ci sono le telecamere di videosorveglianza e per invitare la gente, anche il popolo del web, a collaborare con noi segnalandoci e riprendendo simili gesti». Nel frattempo, quel calcio costerà ad Avm quasi 2mila euro. Basti pensare che un braccio elettronico nuovo ha un prezzo di 1600 euro, a cui si aggiungono i costi della manodopera della ditta, varie ed eventuali. In un anno, solo nel settore automobilistico, capitano almeno una cinquantina di vandalismi (circa 4 al mese) e la spesa per sistemarli si assesta sui 60mila euro all'anno. Vi è un po' di tutto: chi rovina i vetri alle fermate (il caso più frequente), chi imbratta le sedie, chi taglia le gomme e rovina i fanalini degli autobus, chi svuota gli estintori, chi manomette le porte delle biglietterie per derubarle e chi addirittura si piazza con canna e pompetta nei parcheggi per rubare il carburante dai mezzi. C'è poi una spesa molto più consistente, circa 200mila euro all'anno, che la municipalizzata è costretta a sborsare per far sistemare la parte elettronica danneggiata nelle proprie strutture. I tornelli dei pontili, per l'appunto, o le macchinette automatiche per l'acquisto dei biglietti che spesso vengono rotte con l'intenzione di derubarle. «Tutta la strumentazione è assicurata - spiega Scalabrin - ma quando qualcosa si rompe o rovina dobbiamo cercare di intervenire il prima possibile, anche per contrastare gli effetti psicologici: se qualcuno imbratta una sedia è facile che di lì a pochi giorni qualcun altro decida di scriverci sopra, o vicino. Stiamo lavorando molto con il Comune in tal senso, e il progetto di Legge auspicato dal sindaco sulla sicurezza e decoro urbano nelle città, presentato dal parlamentare Andrea Causin alla Camera, sarebbe finalmente un deterrente per i vandalismi: all'idea di finire una notte in cella ci si pensa due volte prima di prendere a calci i tornelli».
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