BUFFON 10 Ancora lui. Uomo immagine di una squadra record, portiere intramontabile. Il segno inconfondibile su questo storico 6° scudetto consecutivo è principalmente suo.
NETO 6 Qualche apparizione, qualche brivido di troppo. Specie coi piedi, dove sarebbe più vicino a Neuer che a Buffon.
CHIELLINI 8 Ruvido come sempre, uomo da battaglia. Non sempre bravo a controllarsi, si sente quando manca. E questo dice tutto.
BENATIA 7 Un arrivo di costante sicurezza al centro della difesa. Un sostituto di lusso.
ALEX SANDRO 8.5 La conferma di un talento: dinamico, aggressivo e lucido in fase offensiva. Non a caso, mai sostituito.
BARZAGLI 7 L'età comincia a farsi sentire e le soste per infortunio pesano. Ma all'occorrenza quando entra porta tutta la sua bravura ed esperienza.
BONUCCI 7.5 Sembra sul punto di partenza, ma rimane e conferma tutta la sua grandezza. Anche sotto rete avversaria. Ma anche le distrazioni di un leader a volte troppo sicuro di sé. Un inatteso, inopportuno scontro verbale in campo con Allegri lo confina al castigo in tribuna per la Champions.
DANI ALVES 7.5 In realtà la partenza è stata diciamo da 5, fantasma del giocatore del Barcellona. Poi il risveglio: potente, prepotente, esplosivo. Fondamentale.
RUGANI 7.5 Meriterebbe maggior spazio da Allegri che lo usa poco. Conferma tutta la sua qualità, tattica e tecnica. Esemplare la sua correttezza da difensore.
LICHTSTEINER 7 Soffre la presenza di Dani Alves, che ne condiziona la continuità di presenze. Ma quando gioca, il suo apporto è determinante. Carattere e grinta, anche troppo a volte.
PJANIC 7 Un girone quasi intero per trovargli il posto migliore. Alterna grandi giocate (e punizioni da favola), a momenti evanescenti quando non deleteri per sufficienza. Una parziale delusione.
KHEDIRA 9 Un campionato straordinario. Chi pensava fosse incapace di reggere una stagione intera si deve ricredere. Forse la sorpresa più gradita. Anche 5 gol.
MARCHISIO 6.5 Forse il periodo di transizione, dopo l'importante stop per infortunio sta per finire. Gioca poco, con prestazioni discrete.
LEMINA 6 Onestamente non cresce quanto si sperava. Più ombre, che luci. Certo l'impiego a destra come sostituito di Cuadrado non l'ha aiutato.
ASAMOAH 6.5 Un paio di errori gravi macchiano un campionato standard, con qualche partita super.
STURARO 6 Tenta di affiorare dal ruolo di riserva, ma quella resta la sua dimensione.
RINCON 6 Un arrivo senza lasciare troppa traccia.
CUADRADO 8.5 A sorpresa torna a Torino e fa il bis. È la variante che può destabilizzare il gioco degli avversari. E tatticamente non è più anarchico come un tempo.
HIGUAIN 9 Si presenta subito alla prima giornata con un gol che altri non avrebbero fatto. Non è facile confermarsi a livelli altissimi, dopo un anno mostruoso a Napoli. Ma è l'uomo che mancava. 24 gol solo in serie A, mica chiacchiere.
MANDUKI 8 Per metà stagione è l'oggetto della discordia, perché Allegri a lui non vuole mai rinunciare, semmai a potenziali d'attacco più decisivi. Poi il tecnico si inventa questa funzione di esterno sinistro, con compiti più da centrocampista che da attaccante, e tutto torna a meraviglia. Lui comunque è il numero 1 per intensità, voglia e coraggio.
PJACA 6 Due gravi infortuni lo mettono praticamente fuori gioco a lungo. Nelle sue scarse apparizioni, fa intuire il suo potenziale, ma si dimostra ancora acerbo.
DYBALA 9 Agli occhi di scrive vale 10 a prescindere. È il più talentuoso della compagnia, tra un paio d'anni probabilmente sarà il numero 1 al mondo. Una meraviglia, una Joja, gioia e gioiello, un fenomeno che quando prende la palla scattano speranza e ansia (agli avversari). Un infortunio condiziona la prima parte della stagione. Solo 10 gol, anche per questo.
ALLEGRI 8.5 Se si ama lo spettacolo, difficile lo si possa ritenere il tecnico adatto a far esplodere tutto il potenziale a disposizione. Ma in 3 anni ha raggiunto traguardi inestimabili e forse irripetibili, specie se vince la Champions. Quindi oggi sono accantonati altri pensieri.
© riproduzione riservata
NETO 6 Qualche apparizione, qualche brivido di troppo. Specie coi piedi, dove sarebbe più vicino a Neuer che a Buffon.
CHIELLINI 8 Ruvido come sempre, uomo da battaglia. Non sempre bravo a controllarsi, si sente quando manca. E questo dice tutto.
BENATIA 7 Un arrivo di costante sicurezza al centro della difesa. Un sostituto di lusso.
ALEX SANDRO 8.5 La conferma di un talento: dinamico, aggressivo e lucido in fase offensiva. Non a caso, mai sostituito.
BARZAGLI 7 L'età comincia a farsi sentire e le soste per infortunio pesano. Ma all'occorrenza quando entra porta tutta la sua bravura ed esperienza.
BONUCCI 7.5 Sembra sul punto di partenza, ma rimane e conferma tutta la sua grandezza. Anche sotto rete avversaria. Ma anche le distrazioni di un leader a volte troppo sicuro di sé. Un inatteso, inopportuno scontro verbale in campo con Allegri lo confina al castigo in tribuna per la Champions.
DANI ALVES 7.5 In realtà la partenza è stata diciamo da 5, fantasma del giocatore del Barcellona. Poi il risveglio: potente, prepotente, esplosivo. Fondamentale.
RUGANI 7.5 Meriterebbe maggior spazio da Allegri che lo usa poco. Conferma tutta la sua qualità, tattica e tecnica. Esemplare la sua correttezza da difensore.
LICHTSTEINER 7 Soffre la presenza di Dani Alves, che ne condiziona la continuità di presenze. Ma quando gioca, il suo apporto è determinante. Carattere e grinta, anche troppo a volte.
PJANIC 7 Un girone quasi intero per trovargli il posto migliore. Alterna grandi giocate (e punizioni da favola), a momenti evanescenti quando non deleteri per sufficienza. Una parziale delusione.
KHEDIRA 9 Un campionato straordinario. Chi pensava fosse incapace di reggere una stagione intera si deve ricredere. Forse la sorpresa più gradita. Anche 5 gol.
MARCHISIO 6.5 Forse il periodo di transizione, dopo l'importante stop per infortunio sta per finire. Gioca poco, con prestazioni discrete.
LEMINA 6 Onestamente non cresce quanto si sperava. Più ombre, che luci. Certo l'impiego a destra come sostituito di Cuadrado non l'ha aiutato.
ASAMOAH 6.5 Un paio di errori gravi macchiano un campionato standard, con qualche partita super.
STURARO 6 Tenta di affiorare dal ruolo di riserva, ma quella resta la sua dimensione.
RINCON 6 Un arrivo senza lasciare troppa traccia.
CUADRADO 8.5 A sorpresa torna a Torino e fa il bis. È la variante che può destabilizzare il gioco degli avversari. E tatticamente non è più anarchico come un tempo.
HIGUAIN 9 Si presenta subito alla prima giornata con un gol che altri non avrebbero fatto. Non è facile confermarsi a livelli altissimi, dopo un anno mostruoso a Napoli. Ma è l'uomo che mancava. 24 gol solo in serie A, mica chiacchiere.
MANDUKI 8 Per metà stagione è l'oggetto della discordia, perché Allegri a lui non vuole mai rinunciare, semmai a potenziali d'attacco più decisivi. Poi il tecnico si inventa questa funzione di esterno sinistro, con compiti più da centrocampista che da attaccante, e tutto torna a meraviglia. Lui comunque è il numero 1 per intensità, voglia e coraggio.
PJACA 6 Due gravi infortuni lo mettono praticamente fuori gioco a lungo. Nelle sue scarse apparizioni, fa intuire il suo potenziale, ma si dimostra ancora acerbo.
DYBALA 9 Agli occhi di scrive vale 10 a prescindere. È il più talentuoso della compagnia, tra un paio d'anni probabilmente sarà il numero 1 al mondo. Una meraviglia, una Joja, gioia e gioiello, un fenomeno che quando prende la palla scattano speranza e ansia (agli avversari). Un infortunio condiziona la prima parte della stagione. Solo 10 gol, anche per questo.
ALLEGRI 8.5 Se si ama lo spettacolo, difficile lo si possa ritenere il tecnico adatto a far esplodere tutto il potenziale a disposizione. Ma in 3 anni ha raggiunto traguardi inestimabili e forse irripetibili, specie se vince la Champions. Quindi oggi sono accantonati altri pensieri.
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