Brugnaro chiede satelliti per misurare le maree

Venerdì 24 Febbraio 2017
Brugnaro chiede satelliti per misurare le maree
Ca' Farsetti sollecita l'interessamento della presidenza del Cnr per la sottoscrizione di un accordo con l'Agenzia spaziale italiana, al fine di utilizzare i suoi satelliti per le previsioni e i monitoraggi effettuati dal Centro maree. A precisarlo è stato il sindaco Luigi Brugnaro, durante i suoi saluti istituzionali per l'apertura del semestre primaverile del Globalization Program della Venice International University, svoltasi ieri a San Servolo. Una cerimonia aperta dal presidente e dal rettore della Viu, Umberto Vattani e Carlo Giupponi. E che dopo l'intervento del sindaco si è conclusa proprio con la lectio magistralis di Massimo Inguscio, presidente del Cnr, che ha parlato del ruolo della ricerca per un mondo sostenibile.
«La scienza e la tecnologia sono fondamentali per questa città quanto l'arte e la cultura ha aggiunto Brugnaro E il loro apporto sarebbe utilissimo anche per dare risposte adeguate all'Unesco in materia di qualità dell'aria e delle acque».
L'ambasciatore Vattani, invece, ha elogiato sia l'impegno del sindaco per dare un moderno significato al concetto di Venezia porta d'Oriente, sia la presenza in sala di una delegazione della Fondazione Bucintoro, impegnata a trovare risorse per ricostruire l'imbarcazione-simbolo della città.
Spiegando anche i più recenti risultati conseguiti dalla Viu, che dal 31 ottobre dell'anno scorso può contare su 17 atenei grazie alla new entry dell'Università di Lovanio, e su 140 studenti per corso (di cui una quarantina italiani) provenienti da 20 paesi. Mentre temi dominanti la lectio magistralis di Inguscio sono stati la scienza e la tecnologia come motori di sviluppo tra economia e innovazione e il ruolo esercitato da un Cnr multidisciplinare in questa straordinaria città-laboratorio. Il relatore ha continuato sottolineando il processo di ottimizzazione delle risorse, che vede Venezia tra gli esempi migliori. Perché i finanziamenti pubblici sempre più ridotti stanno facendo diventare quelli privati sempre più importanti». Nelle sue parole, anche un richiamo al coordinamento da parte del Cnr del progetto comunitario BlueMed e la comunicazione che di 82 nuovi ricercatori operativi dallo scorso dicembre, due sono stati destinati a Venezia, perché considerata a questo livello un luogo di assoluta eccellenza».
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