Brugnaro: «A Venezia deve tornare la legalità»

Martedì 15 Agosto 2017
Brugnaro: «A Venezia deve tornare la legalità»
Una manciata di giorni è troppo poco per dire che il traffico acqueo, soprattutto quello attorno alla città, è stato disciplinato. Tuttavia c'è un'evidenza nei dati: le sanzioni per eccesso di velocità sono drasticamente calate nei primi dieci giorni di agosto, rispetto alla tendenza riscontrata nei primi sette mesi dell'anno. È l'aspetto più macroscopico dell'operazione onda zero che il sindaco Luigi Brugnaro ha voluto, con il merito di aver riunito attorno a un tavolo Prefettura (viceprefetto vicario Sebastiano Cento), Questura (questore Vito Danilo Gagliardi), Capitaneria (capitano di vascello Andrea Conte), Guardia di finanza (colonnello Gianluca Campana) e Carabinieri (tenente colonnello Giovanni Occhioni) oltre alla Polizia provinciale e alla Polizia locale, la quale sostiene il massimo sforzo.
«Abbiamo impiegato 65 pattuglie tra canal Grande, rii e laguna nord - spiega il funzionario della Polizia locale, responsabile della lotta al moto ondoso, Giordano Zuin - effettuando 7mila rilievi di velocità e 233 controlli. Le sanzioni sono state 235, di cui solamente 40 per velocità sostenuta».
I controlli ovviamente sono svolti anche dalle forze dell'ordine di Stato e le categorie del trasporto persone e cose hanno evidentemente capito che adesso è meglio non scherzare e alla vista delle pattuglie con il lampeggiante si sono improvvisamente disciplinate, salvo poi premere sulla manetta non appena svoltato l'angolo.
«Noi li abbiamo avvisati tutti - avverte Brugnaro - si continuerà così fino al 15 settembre. Onda zero sta funzionando grazie alla collaborazione di tutti: forze dell'ordine, categorie e anche aziende partecipate come Actv e Veritas. Tutti hanno compreso che è meglio andare più piano. Certo, qualcuno mugugna, ma accetta. Se invece c'è ancora chi pensa di fare ciò che vuole, si sbaglia. Da novembre riattiveremo il confronto con le categorie e se necessario introdurremo sanzioni molto più pesanti, che comportino il fermo della licenza per un periodo congruo o anche provvedimenti sui dipendenti delle aziende. Per il momento, però c'è soprattutto opera di dissuasione, con multe solo in casi estremi e con il telelaser ben segnalato. Mi sembra che sulla legalità siamo stati indietro di 20 anni, senza che nessuno se ne accorgesse. Invece a Venezia deve tornare la legalità».
C'è poi la vicenda Argos: il sistema è omologato? Le sue multe sono valide? La domanda nasce spontanea dopo le bocciature in serie ricevute da più giudici di pace in merito a multe comminate a tassisti.
«Oggi - replica Brugnaro - la legge funziona in modo che ogni magistrato fa ciò che vuole e ci sono avvocati che vivono su questo. Il Comune va comunque avanti, non abbiamo il pensiero dei ricorsi, ma invito tutti ad andare piano».
Uscendo dal seminato, il sindaco ha parlato anche della lotta al degrado e ai comportamenti cafoni, ricordando che oggi entreranno in servizio i Guardians di piazza San Marco, questa volta a spese del Comune.
«Tutti quelli che hanno fatto il bagno in canale sono stati sanzionati e un bagno a 450 euro se lo ricorderanno per tutta la vita a cominciare da quell'avvocato di Barcellona che voleva pagare in contanti purché non si scrivesse nulla di lui. Detto questo, però - conclude - il turismo intelligente è sempre benvenuto e per questo presto lanceremo un concorso fotografico riservato ai turisti sui momenti più belli da loro passati a Venezia. Perché questa resta la città più bella del mondo».
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