Borseggiatrici arrestate e messe in libertà

Domenica 13 Agosto 2017
(g.prad.) Due borseggiatrici incinta pluripregiudicate sono state bloccate e arrestate dalla Polizia locale, poi rimesse in libertà con divieto di dimora in tutta la regione in attesa del processo.
Prosegue a pieno ritmo l'azione di contrasto dei reati predatori da parte degli agenti: venerdì pomeriggio due giovani borseggiatrici incinta sono state fermate a San Stae e portate in cella dove hanno trascorso la notte.
Si tratta di donne rom: una bosniaca di anni 25 ed una croata di anni 21, arrestate per avere tentato di borseggiare una turista cinese di 500 euro.
E' successo verso le 15 di venerdì: una delle due ladre, Z.S., pluripregiudicata per reati contro il patrimonio, è stata riconosciuta dagli agenti in borghese del nucleo di Polizia giudiziaria. Le due sospette, pedinate a distanza, si sono dirette in salizada San Stae. Dopo un tentativo di borseggio fallito, le malviventi hanno preso di mira una donna orientale. Il trucco era quello di una cartina geografica per nascondere i furti.
Con la cartina Z.S. ha tentato di nascondere i movimenti della mano, a sua volta coperta dalla complice H.A. Le due sono riuscite ad aprire la zip dello zaino alla turista cinese e sottrarle del denaro. In quel momento sono intervenuti gli agenti a bloccare le ladre, dichiarandole in arresto, in flagranza di reato, visto che avevano numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e più volte destinatarie di ordini di carcerazione, sospesi e differiti a causa delle continue gravidanze. Entrambe con precedenti di polizia per evasione. H.A., inoltre, è risultata avere anche precedenti di polizia per furto in abitazione e rapina. Quando gli agenti hanno comunicato l'arresto alle ladre, queste non ci volevano credere, opponendosi in virtù dellagravidanza. Dopo avere trascorso la notte nella cella di sicurezza del Servizio sicurezza urbana, le due, ieri mattina, sono state condotte davanti al giudice che ha convalidato l'arresto. Le due donne sono state rimesse in libertà con il divieto di dimora in Veneto in attesa del processo, che si terrà tra due settimane.
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