Bilancio, emergenza finita Disavanzo ridotto di 13 milioni

Giovedì 27 Luglio 2017
Bilancio, emergenza finita Disavanzo ridotto di 13 milioni
Dopo due anni dalla gestione commissariale il bilancio si può dire uscito dall'emergenza e non serviranno manovre straordinarie né per mettere a posto i conti del Comune e di qualche partecipata.
L'assessore al Bilancio Michele Zuin ha presentato ieri con orgoglio la lettera che si accinge a spedire alla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti con cui si risponde ai rilievi sui documenti contabili del 2013.
«Rassicuriamo la Corte dei Conti sul fatto che non vengano coperte le spese correnti con oneri di urbanizzazione, utilizzate solo per investimenti e spese in conto capitale. Non ricorriamo neppure alla deroga prevista dal legislatore - ha dichiarato Zuin - anche i ribassi d'asta saranno destinati a costituire economie di bilancio incrementando l'avanzo. Lo stesso vale per le spese correnti: le economie ottenute non vengono impiegate per altro, ma portate a fondo di riserva. In tre anni il disavanzo avrà una riduzione di 13 milioni di euro. Siamo riusciti inoltre a integrare gli accantonamenti del fondo rischi e oneri implementandolo di 11,2 milioni. Non sono state fatte nuove fideiussioni e non ne sono previste per il 2017. Il vincolo degli equilibri di finanza pubblica già rispettato nel 2016 verrà garantito nel 2017».
Un altro risultato riguarda la gestione della liquidità, che con una serie di accorgimenti (spostamenti strategici di uscite e incassi) è riuscita a far risparmiare a Ca' Farsetti 400mila euro rispetto al primo semestre 2016.
La stessa spiegazione si è poi riverberata in Consiglio comunale, chiamato ad esprimersi sulla ricognizione degli equilibri di bilancio.
«La riduzione del debito - ha detto Zuin - non vuol dire minori investimenti, ma una gestione più oculata. Magari, fra un paio di anni si potrà pensare di rivedere al ribasso qualche imposta».
Scettici però i consiglieri di minoranza. «Attraverso questi numeri - ha detto Nicola Pellicani, Pd - non riesco a cogliere un'idea di città. Questi sono ancora i postumi della manovra Zappalorto».
«Non mi pare che ci sia da elogiare un risultato straordinario - ha aggiunto Renzo Scarpa, gruppo Misto - anche perché non ci giunge nessuna notizia della situazione di cassa che è una delle criticità poste dai revisori dei conti. Non siamo nemmeno in grado di andare a trovare i nostri defunti perché i 16 cimiteri sono bisognosi di intervento e non ci sono soldi».
Approvata la delibera, con il non-voto grillino (in segno di protesta per l'inammissibilità votata dei loro emendamenti) e il voto contrario di Pd e lista Casson, è mancato il numero legale.
«È incredibile - ha notato Rocco Fiano, lista Casson - abbiamo appena licenziato una delibera che non era votabile perché non passata in giunta né in commissione e ora per ringraziare fate questo. Lo trovo davvero grave».
«Anch'io - ha risposto la presidente del Consiglio, Ermelinda Damiano - trovo grave che il Consiglio non possa andare avanti perché non ci sono più assessori».
Ma tant'è che dai pochi banchi della maggioranza ancora occupati si è levata la richiesta di verifica del numero legale. Alle 18.04 si è chiuso l'ultimo Consiglio prima della stagione estiva, con 85 mozioni che aspettano da un anno.
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