«Attendiamo con ansia l'esito dai carabinieri»

Mercoledì 7 Dicembre 2016
«Attendiamo con ansia l'esito dai carabinieri»
Chi ha sfregiato i gondolini della Regata Storica lo scorso agosto ha offeso la città e le responsabilità devono saltare fuori. A chiederlo è l'associazione dei mestieri che contribuiscono alla costruzione della gondola El Felze con una lettera al sindaco Luigi Brugnaro per conoscere lo stato delle indagini su quanto accaduto la notte del 19 agosto, quando uno o più teppisti si sono avventati su 7 gondolini della Regata Storica.
«Son passati più di 100 giorni inizia la lettera - dallo spregevole atto di vandalismo. Quella giornata del 19 agosto ha rischiato veramente di apparire come l'inizio della fine della cultura del remo e quel gesto di vandalismo come il plateale finale della realtà della voga. Poiché questa continua a rappresentare lo spirito originale del nostra civiltà dell'acqua, il tentativo di cancellarla si configura come atto vandalico diretto alla storia e alla cultura che ha dato origine alla nostra città». A commentare le dure parole è il consigliere delegato alla Tutela delle Tradizioni, Giovanni Giusto: «Le indagini sono tuttora in corso e da agosto non si sono mai interrotte per assenza di elementi o indizi. Non ci è consentito rivelare nulla, attendiamo ogni giorno la telefonata dell'Arma dei Carabinieri per scoprire chi ha offeso l'immagine di Venezia e l'orgoglio di sentirsi veneziani attraverso le proprie tradizioni». La ferita per l'associazione è stata parzialmente rimarginata solo da chi è riuscito a rimettere in sesto le imbarcazioni prima della regata, cioè i colleghi squerarioli del Consorzio della cantieristica minore della Giudecca.
«Dopo il vandalismo il primo obiettivo del sindaco e mio aggiunge Giusto è stato il recupero dei gondolini in tempo per la Storica nonostante molti gufi sostenessero che non era possibile. Grazie allo scatto d'orgoglio degli artigiani veneziani ci siamo riusciti».
Il danno morale non si è però rattoppato assieme alle barche, e l'associazione El Felze chiede giustizia al primo cittadino: «Le chiediamo di far valere la sua autorità ed il suo ruolo per avere contezza dello stato delle indagini, per far emergere dalle nebbie i volti dei teppisti; di cercare in tutti i modi di arrivare a far sì che la città ottenga l'indennizzo monetario del costo dei restauri eseguiti ma soprattutto venga risarcita degli enormi danni di immagine, dei danni immateriali che la nostra cultura ha subito». Una richiesta che suona quasi scontata alle orecchie di Giusto: «Abbiamo fiducia e fermezza nelle indagini e auspichiamo di avere presto i nomi dei responsabili, che oltre a pagare i danni vanno allontanati, perché non sono nemmeno più degni di essere veneziani».
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