Assenteista in Comune, patteggia 11 mesi

Venerdì 21 Aprile 2017
Non dovrebbero esserci ripercussioni a livello disciplinare per la dipendente comunale che ieri ha patteggiato davanti al giudice per le udienze preliminari una pena di 11 mesi (pena sospesa) per il reato di truffa aggravata. La donna, dipendente dell'ufficio contensiosi della polizia municipale, è finita sotto inchiesta perché durante l'orario di lavoro si recava a portare a spasso il cane o a fare shopping. Il suo legale, l'avvocato Aldo Ghezzo, per evitare il dibattimento ha chiesto il patteggiamento dopo che il pm Stefano Ancilotto, che ha coordinato le indagini, ha chiuso l'inchiesta preliminare. Tra gli episodi che le sono stati contestati quello aver timbrato il cartellino marcatempo per il rientro ma di aver trascorso due ore a casa anziché in ufficio. E ancora, un'uscita per portare a spasso il cane e svolgere delle commissioni personali, e in un'altra occasione trovarsi a villa Groggia sempre con il cane e scoperta a fermarsi tranquillamente in ludoteca.
«L'autorità giudiziaria ha svolto già il suo lavoro facendo emergere delle prove indifendibili che accusano la dipendente ha commentato l'assessore alla sicurezza e alla polizia municipale Giorgio D'Este commentando la notizia Non penso, dunque, che per il momento ci saranno ulteriori sviluppi a livello disciplinare interno». Un momento difficile per il corpo della polizia locale dopo l'episodio dei quattro vigili che durante l'accensione di un fumogeno in piazza San Marco per coprire una rapina e la fuga dei malviventi, si è scoperto fossero a fare i propri bisogni, tutti contemporaneamente. «Siamo di fronte a situazioni completamente diverse. E con il senno di poi devo dire che è andata anche fin troppo bene ai quattro vigili. Quanto accaduto spero serva da monito per tutti i dipendenti comunali e del corpo di polizia locale».
Raffaele Rosa
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