Aqua Granda 50 anni dopo Un progetto metropolitano

Mercoledì 19 Ottobre 2016
(p.n.d.) Tanti appuntamenti: dibattiti, convegni, mostre ed esposizioni. Il ricordo dell'aqua granda del 1966 si svilupperà in un percorso che coinvolgerà la Città storica, la Terraferma e anche il resto dell'area metropolitana. In pratica tutte le principali istituzioni culturali cittadini si sono impegnate in un vero e proprio "cartellone" che avrà una serie di momenti culminanti. Forse quello che manca al programma squisitamente documentario, è l'aspetto legato al mondo delle professioni. Ovvero quanto è costato un termini di "sofferenza" l'alluvione del 1966. Dal programma, infatti, non figurano le categorie economiche che, in realtà, per prime come testimoniano molti documenti di archivio, sono stati al centro della "disperazione".
Il progetto "Aqua Granda" coordinato da un pool di studiosi guidati dall'ex rettore Iuav, Amerigo Restucci, si fonda su alcuni pilastri. Innanzitutto due, entrambi il 4 novembre prossimo. Il primo alle 18, nella Basilica di San Marco, con una messa solenne presieduta dal Patriarca mons. Francesco Moraglia in ricordo delle vittime; poi alle 20, alla Fenice, la prima assoluta di "Aqua Granda", dramma su libretto di Roberto Bianchin e Luigi Cerantola e le musiche di Filippo Perocco, con il coro e l'orchestra della Fenice e la regia di Damiano Micheletto. E poi si proseguirà con alcuni convegni: a Palazzo Ducale dopodomani, venerdì, alle 14.30, dedicato alla Legge speciale con una lectio magistralis di Ignazio Musu e una tavola rotonda con Luigi Brugnaro, Paolo Baratta, Renata Codello, Roberto Marcato, Amerigo Restucci. Altri dibattiti a Ca' Giustinian sul patrimonio urbano (25 ottobre); alla Fenice sul contributo scientifico (27 ottobre); all'Open Day all'Arsenale a cura dell'Ismar-Cnr (29 ottobre) con il meteorologo Luca Mercalli; a San Donà di Piave con il Consorzio Veneto Orientale sull'alluvione in zona (3-4 novembre) e infine a Palazzo Labia sulle previsioni maree in collaborazione con l'Agenzia spaziale italiana (10-11 novembre). E poi una raffica di mostre e esposizioni storiche (oltre a quella itinerante organizzata con le prime pagine del Gazzettino di cui riferiamo qui accanto) in programma vi sono una grande mostra alla Biblioteca Marciana (dal 28 ottobre al 27 novembre) con storie e immagini provenienti dagli archivi della città (Archivio di Stato, Comitati privati, Archivio centrale dello Stato, Soprintendenze) con un video digitale, grazie all'Ecole Polytechnique di Losanna che visualizzerà tutti e 924 interventi compiuti da Unesco e Comitati privati. E ancora alla Bevilacqua La Masa ("50 anni da ricordare") dal 31 ottobre al l4 novembre; alla Fenice (dal 2 al 20 novembre) sull'archivio storico del Teatro; al museo Correr sulle opere di ricostruzione e salvaguardia (3 novembre-31 dicembre); al Negozio Olivetti a San Marco con un ricordo di Francesco Valcanover; a Pellestrina con "L'Aqua grande" al Piccolo museo della Laguna sud e infine a Ca' Farsetti (22 novembre-11 dicembre) con «L'aqua granda del 1966». Previsti anche laboratori itineranti con gli studenti; alla Querini, il 3 novembre "Voci dell'Aqua granda" tra teatro e storia orale e infine all'Ateneo Veneto, l'8 novembre, alle 15, con "Le memorie", con Paolo Puppa.
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