Anche Sayed e Kamul ripuliscono la città

Lunedì 29 Maggio 2017
Anche Sayed e Kamul ripuliscono la città
Anche una turista a pulire muri e le serrande della città. È Michelle Ferron, signora di 64 anni del Canada francese, la quale, attraverso Facebook, ha saputo del cleaning day di ieri mattina, promosso e organizzato dall'associazione Masegni e nizioleti in campo Sant'Agostin, al quale è stato aggiunto l'epiteto veneziano de lustro fin.
«Sono venuta a rendere la vostra splendida Venezia più bella - ha commentato la simpatica Michelle - è bello rendere un servizio in compagnia». Una trentina erano i volontari, impegnati a raschiare graffiti e a ridipingere le serrande. Un'aggregazione quanto mai varia, ma unita dalla comune volontà di fare di Venezia una città decorosa: impiegati di banca, assistenti sociali, centralinisti, addetti alla sicurezza, commercianti. Fra loro anche sette bengalesi: Sayed, Kamul, Mizamuer, Hannan, Sohel, Helal, Suernen, tutti facenti parte della comunità bengalese a Venezia, che volentieri hanno aderito all'iniziativa. «Questa ormai è anche casa nostra - ha detto Sayed, a Venezia da molti anni - desideriamo che sia pulita e vogliamo impegnarci insieme ai veneziani, perchè si vive insieme in un'unica collettività, patrimonio del mondo». Passa Marino Folin, già rettore Iuav: «Questa è una splendida iniziativa, la vera capacità di integrazione. Parole che divengono atti e non restano solo nel limbo delle buone intenzioni». «Ci vuole solo buona volontà - ha osservato Alberto Alberti, presidente di Masegni e Nizioleti - molti esercenti lasciano le loro serrande imbrattate perchè non sanno come fare per pulirle. Un barattolo di pittura costa solo 20 euro e possono sempre rivolgersi a noi per tutti i consigli del caso. Usciamo dalla pigrizia e lavoriamo assieme. Non tocchiamo la vecchia e pregiata pietra d'Istria, compito della Soprintendenza, ma possiamo pulire i muri con ossidi e calce naturali, raschiando come gli esperti ci hanno insegnato. Oggi è il primo nostro claning day del 2017, ma ne seguiranno molti altri».
I volontari hanno raschiato, pulito e dipinto fino alle 13, avvolti in leggere tute bianche di protezione, fotografati dai turisti di passaggio. In alto, tra finestra e finestra, campeggiava la scritta Venezia è sacra, rispettate le sue pietre.
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