«Aiuto, il voto si cancella» La psicosi-matite in molti seggi

Lunedì 5 Dicembre 2016
«Aiuto, il voto si cancella» La psicosi-matite in molti seggi
L'eco della segnalazione di Piero Pelù è arrivata sino a Venezia. «Le matite fornite ai seggi non sono indelebili, perché su un foglio normale è possibile cancellare il segno», hanno detto e scritto molti votanti in tutta la provincia, e anche al Gazzettino sono arrivate diverse telefonate di questo tenore.
Il tam tam di segnalazioni, alimentato dal post su facebook del cantante e leader dei Litfiba, ha riguardato anche Venezia. In tanti hanno voluto effettuare il test e così abbiamo fatto anche noi. Ad esempio in due dei seggi della Giudecca, testando più matite fra le tre disponibili per votare, la prova ha dato lo stesso risultato, cioè la croce alla fine spariva. Le matite copiative, che recavano tutte la normale dicitura Ministero degli Interni anche se in alcuni casi risalivano al 1993, su carta normale si cancellavano. È però importante rilevare che la carta su cui sono stati fatti i tentativi non fosse la stessa di una scheda elettorale, date le complessità burocratiche nell'annullarne una, quindi non è chiaro cosa potesse accadere nel caso in cui il segno avesse subito un tentativo di cancellazione sulla scheda. Appare però plausibile pensare che vi rimanessero evidenti tracce della croce, come, del resto, accadeva anche su una normale carta a quadretti.
Le matite copiative fornite ai seggi sono infatti realizzate per lasciare una traccia in caso di manomissione ed è questo il caso. Tutto, come si diceva, è partito a metà mattina di ieri, quando il rocker Piero Pelù ha lanciato l'allarme: «Le matite non sono indelebili». Il cantante ha quindi chiesto di verbalizzare il fatto, pubblicando una foto su Facebook in cui si vede il verbale del seggio. Da lì sono partite le speculazioni bipartisan: c'era chi gridava al complotto e portava l'acqua al proprio mulino. Nel corso della giornata le segnalazioni sono rimbalzate su tutto il territorio nazionale, dalla Sicilia (a Catania è intervenuta la Digos per fare sostituire le matite con alcune nuove copiative) a Firenze e a Roma.
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