Ora si aspetta solo l'inizio dei lavori. E poi i Giardinetti Ex Reali torneranno ad essere un'area verde nel cuore dell'area marciana non solo per i turisti ma anche per i veneziani, molti dei quali ricorderanno quando scorrazzavano tra le aiuole per la presenza di giochi per bambini. E' iniziato il conto alla rovescia per la riqualificazione di tutta la zona, da tempo abbandonata a se stessa e divenuta nel tempo vero e proprio ricettacolo di incuria e abbandono. La Venice Gardens Foundation Onlus, presieduta da Adele Re Rebaudengo, con una vera e propria azione di mecenatismo, ha ottenuto il via libera dalla giunta Brugnaro per l'avvio delle operazioni di restauro di questa area, dopo aver inanellato alla metà dello scorso dicembre anche il parere positivo della Soprintendenza alle Belle Arti.
Adesso, dopo questi due passaggi amministrativi, la Venice Gardens, che si era affacciata a Venezia durante il periodo della gestione commissariale del prefetto Vittorio Zappalorto, grazie alla costituzione di una società ad hoc, la Venice Gardens Srl Impresa sociale, potrà dare il via alle operazioni di riqualificazione grazie ad un impegno di ben 4 milioni di euro che la Fondazione omonima tirerà fuori di spontanea volontà.
Insomma, parallelamente a quanto è avvenuto per il Ponte di Rialto, con la donazione di Renzo Rosso, anche qui si assiste ad un'operazione a sostegno del patrimonio storico-artistico e architettonico cittadino. Il progetto prevede il restauro e la valorizzazione dei Giardinetti secondo varie fasi che andranno ad interessare l'intera area. Il piano prevede la demolizione degli edifici presenti nell'area dei Giardinetti, e in particolare dei bunker e dei fabbricati pericolanti; il restauro del Padiglione Santi, del Ponte Levatoio su Palazzo ex Reale; cancellate, cancelli e balaustre. Inoltre è previsto, grazie all'apporto di un architetto paesaggista come Paolo Peroni, il rifacimento del giardino e dello storico pergolato.
Infine, l'ultima fase dei lavori sarà riservata alla ricostruzione e realizzazione della serra. Ora grazie alla società Venice Gardens srl Impresa sociale si passerà alla fase della realizzazione per un impegno di spesa interamente devoluto dalla Fondazione omonima. Il progetto dovrebbe essere realizzato nell'arco di un anno e mezzo di lavoro.
© riproduzione riservata
Adesso, dopo questi due passaggi amministrativi, la Venice Gardens, che si era affacciata a Venezia durante il periodo della gestione commissariale del prefetto Vittorio Zappalorto, grazie alla costituzione di una società ad hoc, la Venice Gardens Srl Impresa sociale, potrà dare il via alle operazioni di riqualificazione grazie ad un impegno di ben 4 milioni di euro che la Fondazione omonima tirerà fuori di spontanea volontà.
Insomma, parallelamente a quanto è avvenuto per il Ponte di Rialto, con la donazione di Renzo Rosso, anche qui si assiste ad un'operazione a sostegno del patrimonio storico-artistico e architettonico cittadino. Il progetto prevede il restauro e la valorizzazione dei Giardinetti secondo varie fasi che andranno ad interessare l'intera area. Il piano prevede la demolizione degli edifici presenti nell'area dei Giardinetti, e in particolare dei bunker e dei fabbricati pericolanti; il restauro del Padiglione Santi, del Ponte Levatoio su Palazzo ex Reale; cancellate, cancelli e balaustre. Inoltre è previsto, grazie all'apporto di un architetto paesaggista come Paolo Peroni, il rifacimento del giardino e dello storico pergolato.
Infine, l'ultima fase dei lavori sarà riservata alla ricostruzione e realizzazione della serra. Ora grazie alla società Venice Gardens srl Impresa sociale si passerà alla fase della realizzazione per un impegno di spesa interamente devoluto dalla Fondazione omonima. Il progetto dovrebbe essere realizzato nell'arco di un anno e mezzo di lavoro.
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