«Abbiamo cenato assieme, era tranquillo»

Venerdì 9 Dicembre 2016
ANNONE VENETO Increduli i vicini di casa non riescono a capacitarsi della tragica fine di Maurizio Simonella. «Ieri sera - ricordano - abbiamo cenato assieme qui da noi: una pastasciutta e due fette di salame. Una cena frugale in compagnia come spesso ci capitava di fare. Sembrava del solito buon umore nonostante i problemi di lavoro. Questo era il suo vero cruccio. Da quando non faceva più il camionista, si era adattato a fare altri lavori: dal piastrellista a lavori di idraulico. Ultimamente si era messo a cambiare le vasche da bagno in box doccia. Per dicembre aveva tre appuntamenti che però erano stati rinviati a gennaio e di questo se ne doleva. Erano lavori che potevano rendere bene, ma purtroppo erano stati posticipati. Così era in attesa che arrivasse gennaio. Ultimamente era rimasto proprio senza soldi, l'ultima spesa di 16 euro al Lidl, un po' di pasta e brioche, gliela abbiamo pagata noi. Poi aveva chiesto anche i soldi per un pacchetto di sigarette, un vizio che non era riuscito a togliersi, ma il suo cruccio vero era la mancanza di lavoro - proseguono i vicini -. Comunque, ieri sera, quando ci siamo lasciati, verso le 23, quando la tv si era spenta per un guasto, nulla lasciava presagire che si potesse togliere la vita, anche se qualche tempo fa aveva detto se no trove lavoro me toccherà coparme. Ma lo aveva detto così come si dice, senza calcare e dare importanza all'affermazione».
Insomma, problemi di mancanza di lavoro, ma non solo. «In effetti dicono i vicini un altro grosso problema era il rapporto con un conoscente, un tipo di un paese vicino, che passava per riscuotere l'affitto. Questo personaggio, che a suo tempo aveva costruito tutti i piccoli condomini dove abitiamo anche noi, accampava con forza una pigione che Maurizio non pagava più sostenendo di avergli corrisposto, l'anno scorso, un controvalore per 5 mila euro. Sta di fatto che questa persona lo perseguitava. Maurizio sosteneva che lo aveva anche minacciato di chiuderlo dentro casa e bruciarlo. Di queste minacce Maurizio aveva detto di aver fatto denuncia ai carabinieri. E nonostante avesse avuto forti pressioni dal personaggio per rimetterla, Maurizio, persona molto caparbia, non aveva voluto farlo». (m.mar)
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