Tragedia sulla Cresta del Leone

Domenica 24 Settembre 2017
Tragedia sulla Cresta del Leone
DRAMMA
CIMOLAIS Un'altra vittima in montagna in questo 2017 nefasto per gli appassionati delle escursioni e delle scalate. In un drammatico incidente sulla Cresta del Leone, nel Gruppo del Monfalcon di Forni (Dolomiti Friulane) in comune di Cimolais, ha perso la vita Massimo Vanin, 39 anni, di Enego (Vicenza). L'alpinista si trovava in compagnia di due amici con i quali aveva programmato un'ascensione e, insieme, ieri mattina, avevano iniziato la risalita di una semplice parete rocciosa, dove ci sono solamente dei passaggi di primo grado. Il dramma si è consumato poco dopo l'inizio della salita, quando l'escursionista è scivolato precipitando per una ventina di metri nel canalone sottostante. Proprio perché era un tratto semplice, gli alpinisti non si erano ancora legati in cordata, pensando in questo modo di procedere più spediti. Non avevano fatto i conti con il fondo reso viscido dal maltempo dei giorni scorsi: in zona è caduta la prima neve, di cui sono rimaste delle tracce visibili, ma anche formazioni di ghiaccio che, anche di giorno, si notano con meno facilità.
LA CADUTA
L'incidente è avvenuto ad una quota di 2.350 metri circa, intorno alle undici del mattino. Uno dei due compagni è rimasto vicino all'amico agonizzante, cercando di portare conforto, mentre l'altro è sceso di corsa al Rifugio Pordenone - percorrendo circa mille metri di dislivello in poco già di un'ora e mezza di tempo - per chiedere aiuto, vista l'assenza totale di copertura telefonica nella zona. Un problema di cui si dibatte da mesi e che ha già visto rappresentanti delle istituzioni e del mondo del volontariato sollecitare le compagnie telefoniche a installare degli appositi ripetitori. I titolari della struttura ricettiva hanno, quindi, allertato il Soccorso Alpino della Valcellina assieme all'elisoccorso, decollato dalla Centrale operativa di Udine. Quest'ultimo ha verricellato, con una calata di sessanta metri, il tecnico di elisoccorso e l'equipe medica in prossimità del canalone dove si era verificata la tragedia, ma non si è potuto far altro che constatare il decesso del giovane alpinista, in seguito ai politraumi riportati nella caduta, avvenuta quasi due ore prima. È stato, comunque, stabilito che per lo sportivo non ci sarebbe stato nulla da fare nemmeno se l'arrivo del rianimatore fosse stato più tempestivo. A quel punto, l'elicottero del 112 ha riportato indietro l'équipe sanitaria - che doveva intervenire in un'altra situazione - ed ha caricato tre tecnici del Cnsas della Valcellina portandoli sul luogo dell'incidente per preparare la salma al trasporto, effettuato qualche minuto più tardi con l'elicottero della Protezione Civile regionale Fvg, di Palmanova, che ha recuperato tutti con il gancio baricentrico. La vittima dell'incidente è stata portata al Rifugio Pordenone e successivamente trasferita dapprima a Cimolais con un furgone e, di qui, con le onoranze funebri, all'obitorio dell'ospedale di Maniago, dove sono giunti i parenti dal vicentino. Le operazioni si sono concluse poco dopo le 16.
Lorenzo Padovan
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