Caso De Monte, gli anestesisti scrivono a Fedriga e Riccardi

Mercoledì 2 Giugno 2021
Caso De Monte, gli anestesisti scrivono a Fedriga e Riccardi
IL CASO
UDINE Non si placa il dibattito sul cosiddetto caso De Monte. E non si escludono strascichi a carte bollate, dopo le uscite dei giorni scorsi. Amato De Monte, direttore del dipartimento di Anestesia e rianimazione di AsuFc nominato alla guida di Sores, che ha già respinto con forza l'etichetta di no vax che qualcuno vorrebbe affibbiargli, spiegando di ritenere «molto umilianti le ingerenze avanzate riguardo al mio stato di non vaccinato» e di aver già fatto istanza per l'immunizzazione, in una nota ieri ha fatto sapere per il tramite dei suoi avvocati Giorgia Tripoli ed Elena Feresin che «ha già dato mandato per l'avvio delle azioni legali a tutela della propria immagine a seguito della campagna diffamatoria in atto nei suoi confronti, sia per quanto attiene la sfera professionale che personale».
GLI ANESTESISTI
Nel frattempo, il Consiglio direttivo nazionale dell'Aaroi-Emac, che riunisce anestesisti e rianimatori, sempre ieri ha fatto sapere di aver inviato una comunicazione via posta elettronica certificata al presidente del Fvg Massimiliano Fedriga e all'assessore Riccardo Riccardi «per precisare alcuni punti relativi alla vicenda che coinvolge in questi giorni il dottor Amato De Monte, intervenendo anche sul confronto svoltosi con il dottor Alberto Peratoner (presidente della sezione regionale di Aaroi Emac ndr) in commissione sanità il 4 maggio». Il direttivo dell'Aaroi Emac nazionale in merito al confronto avvenuto in audizione in commissione sanità fa sapere di «condividere le osservazioni» di Peratoner «al riguardo delle criticità verificatesi a causa dell'emergenza covid-19 nella Regione, comprese quelle esplicitate nei suoi interventi in audizione».
NOMINA
Ma l'associazione di anestesisti e rianimatori interviene anche sulla sospensione del concorso per la nomina del direttore di Sores, «sostituito, ai medesimi fini di conferimento di tale incarico, da un atto regionale emanato d'autorità a favore del dottor De Monte, che a quanto parrebbe è in essere dal 1. giugno 2021». In merito «l'Associazione esprime la più netta contrarietà, che si riserva di manifestare con le più incisive iniziative nei modi che riterrà più idonei, e nelle sedi che riterrà più opportune, a qualsivoglia ipotesi, che nel caso specifico si riserva di verificare per quanto d'uopo, di mancato rispetto di regole contrattuali di affidamento di incarichi pubblici soggetti a procedure concorsuali».
VACCINO
Quanto alle «dichiarazioni, che a quanto si apprende dai media sarebbero state rilasciate dal direttore regionale dell'Arcs, secondo le quali sarebbe normale, per un medico ospedaliero, non essersi ancora vaccinato perché aspetta un altro vaccino -dice Aaroi Emac nella nota , l'Associazione, astenendosi da ogni considerazione che possa invadere la sfera sanitaria personale di chiunque, manifesta lo sconcerto di non riuscire a comprendere su quali basi di evidenza scientifica se riferita ad un vaccino già in produzione nel mondo ma non disponibile in Italia , o di aspettativa scientifica futura se riferita ad un vaccino non ancora prodotto al mondo possa fondarsi tale attesa condividendo, così come affermato in una nota intersindacale regionale del 28 maggio scorso, siglata, oltre che dalla Sezione Fvg dell'Aaroi-Emac, da altre sette organizzazioni sindacali di livello regionale, la sussistenza del rischio che tali dichiarazioni, sic et simpliciter come tali, possano gravemente tramutarsi in un messaggio pericolosissimo per gli operatori sanitari ancora dubbiosi e per la popolazione in toto per le ragioni ivi spiegate».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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