Una passione per i motori il suo idolo era Simoncelli

Lunedì 19 Giugno 2017
Una passione per i motori il suo idolo era Simoncelli
CROCETTA - La grande passione di Daniele Prevedello erano le moto. Sei mesi fa era riuscito a coronare un sogno: averne una tutta per sé. Una Kawasaki. La moto sulla quale ha perso la vita a 24 anni.
Daniele era nato il 25 febbraio 1993 a Valdobbiadene quando in quell'ospedale ancora esisteva il reparto di Ostetricia. Aveva frequentato le scuole dell'obbligo a Crocetta dove gli amici e compagni lo ricordano come un compagno speciale. Poi si era spostato a Montebelluna, all'istituto Scarpa di via Monte Valbella. Ottenuto il diploma, con la grande soddisfazione di non essere di peso alla famiglia alla quale era particolarmente legato, aveva trovato un'occupazione in un'azienda di Cornuda, dove era riuscito a farsi apprezzare per la serietà e la buona volontà. Da alcuni mesi, nel percorso per migliorare la propria crescita professionale, lavorava al fustellificio Binotto e Ravanello di Crocetta.
In paese Daniele era molto conosciuto, anche se gran parte della giornata la dedicava al lavoro, alla famiglia e alle moto. Tifoso juventino, frequentava, con gli amici più fidati, alcuni locali della zona. L'altra sera, da solo, si era recato dal parrucchiere di fiducia a Crocetta in via Belvedere. Nel salone Gallo Hair fashion aveva parlato del più e del meno e delle sue due grandi passioni, la Juve e le moto. Sul suo sito web spicca la moto di Marco Simoncelli, il Sic, del quale era stato un grande tifoso.
Tra i primi ad accorrere sul posto dopo la tragedia c'è stato proprio il suo parrucchiere di fiducia, che percorreva in bicicletta la Panoramica: «Quando ho visto la moto a terra, ho subito pensato che fosse lui. E la conferma mi arrivata dal tam tam su internet. Per quello che so, posso dire che non era una persona che premeva sull'acceleratore. A portacelo via è stato solo un tragico destino».
Marianna Martinelli aveva trascorso cinque anni felici alle elementari con Daniele. «Quando è successo l'incidente - spiega - ero all'interno della locanda. Per più di due ore ho convissuto con il corpo esanime sotto la finestra senza sapere che fosse lui. Per me è una tragedia che mi lascerà per sempre una ferita nel cuore».
L'incidente nel quale ha perso la vita Daniele è l'ennesimo che accade lunga la Panoramica a Crocetta: immediate e feroci le polemiche. Un residente, sostenuto da Giannella e Alfio Martinelli, schiuma rabbia: «In questa strada provinciale si corre troppo. Non molto tempo fa abbiamo effettuato una raccolta di firme affinché fossero presi dei provvedimenti. Abbiamo cercato anche di coinvolgere il Comune per migliorare la segnaletica stradale sia orizzontale che verticale. Ma a tutt'oggi non sono state prese decisioni né è cambiato qualcosa. Qui sembra di essere al Mugello. Ad accertare le cause dell'incidente sarà la polizia stradale, ma qui in via Gabriele D'Annunzio viviamo nel terrore».
Daniele Prevedello lascia il papà Arturo, la mamma Graziella e la sorella maggiore Nicoletta. Il giovane è stato ricordato dal sindaco Marianella Tormena e dall'intera collettività di Ciano: «Era un ragazzo davvero speciale e adesso non c'è più».
L.Bel.

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