Un regolamento contro la povertà

Domenica 23 Aprile 2017
Un regolamento contro la povertà
Stop alle autocertificazioni. E criteri oggettivi e certificati: ecco il nuovo regolamento sul minimo vitale che arriverà il prossimo 28 aprile in consiglio comunale.
Al netto della lunga e difficile concertazione che ha portato ad approvare il documento, c'è un dato che però lascia senza parole. A Treviso vivono 2500 persone al di sotto della soglia minima di povertà. 870 famiglie, e nuclei fino a dieci persone che devono arrivare a fine mese con poco più di 500 euro. Anche a Nordest insomma la povertà vera esiste. Però esistono anche le furbizie. A cui Ca' Sugana vuole dare un freno per aiutare sempre più chi ha davvero bisogno. E dopo un'analisi commissionata a Clesius, che incrocia i dati Isee (indicazione situazione economica equivalente) con quelli dei servizi sociali, ha elaborato i nuovi criteri per calibrare gli accessi e gli interventi nell'ambito delle prestazioni agevolate. Una vera rivoluzione perché in questa maniera la condizione economica dei richiedenti è valutata secondo criteri definiti univocamente a livello nazionale. Cosa cambia?
«Tutto, perché viene abrogato il regolamento del minimo vitale che risale al 1982 fa sapere il vicesindaco - La soglia per accedere agli interventi sociali economici (contributi) è quella di 6.000 euro. Il regolamento mira ad aiutare chi ne ha bisogno veramente, calibrando gli aiuti a seconda ad esempio della composizione del nucleo familiare».
Tra i nuovi criteri introdotti: l'urgenza. Il regolamento è inoltre in linea con i principi già indicati dallo stato per la misura del SIA, il sostegno per inclusione attiva: «Il beneficiario si dovrà attenere al piano sociale che verrà predisposto per ogni singolo caso dai servizi sociali. In questo modo non ci sarà solo un mero aiuto economico ma, superando l'assistenzialismo, ci sarà un impegno anche del beneficiario nel migliorare la propria situazione».
Inoltre con i nuovi interventi statali per la grave marginalità, il comune potrebbe essere in grado di portare aiuto anche alle situazioni di fascia superiore. Anche a questo proposito a maggio verrà votata una variazione di bilancio che metterà a disposizione 230 mila euro in più per il sociale. Ora, se il consiglio comunale approverà, ci sono 18 mesi per la messa in atto.

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