Ucciso a 49 anni da un virus tropicale

Venerdì 18 Marzo 2016
SAN PIETRO DI FELETTO - (gpm) È morto per un misterioso virus tropicale, contratto 14 mesi fa durante un viaggio alle Azzorre, Gabriele Botteon, 49 anni. Apparteneva a una famiglia molta nota nel Felettano, benché lui per motivi professionali (faceva il cuoco) si fosse trasferito da diversi anni nel Bolognese. Il fratello don Alberto è parroco a San Giorgio di Livenza, mentre la seconda cugina Maria Assunta Botteon è stata per un ventennio prima assessore e poi sindaco di San Pietro di Feletto.
Gabriele Botteon si è spento il 7 marzo scorso, ma soltanto ieri pomeriggio, a cremazione avvenuta, sono state celebrate le esequie nella chiesa della frazione di Santa Maria, dopo di che l'urna con le sue ceneri è stata collocata accanto al padre Fernando nel camposanto del paese.
Doveva essere una serena vacanza per trascorrere un periodo di riposo lontano dai suoi impegni lavorativi, quella che aveva deciso di fare oltre un anno fa. Ma Botteon poco dopo essere arrivato alle Azzorre, aveva cominciato ad avvertire i primi sintomi del virus che provoca dei dolori agli arti, sia inferiori che superiori fino a bloccare del tutto la muscolatura. Le sue condizioni ne avevano consigliato l'immediato rientro in Italia ed era stato ricoverato all'ospedale di Imola, dove a nulla sono servite le cure e lentamente si è spento. Gabriele Botteon, che aveva studiato all'Istituto Alberghiero di Falcade, era un grande esperto e innovatore nel settore della ristorazione. Dopo avere accumulato una lunga esperienza come cuoco e gestore di ristoranti "bio", aveva riaperto il ristorante "NaturaSì", cucina biologica, di Bologna, con piatti e degustazioni, in grado di soddisfare le più diverse esigenze della clientela.
Le offerte raccolte durante le esequie ieri a Santa Maria saranno devolute alla Casa di Accoglienza "Anna Guglielmi" onlus di Montecatone (Imola), che amorevolmente ha ospitato i famigliari di Gabriele nei lunghi mesi della sua malattia.

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