TREVISO - (mf) «Stiamo a scuola 12 ore al giorno. Di più non si può:

Giovedì 1 Settembre 2016
TREVISO - (mf) «Stiamo a scuola 12 ore al giorno. Di più non si può: non è umanamente possibile. Gestire due istituti contemporaneamente impedisce di garantire un'attenzione adeguata: i tempi si riducono e le relazioni ne risentono. Ci si potrebbe limitare al proprio compitino, certo, ma io non ho alcuna intenzione di interpretare il mio ruolo come quello di un semplice burocrate». Parla così Emanuela Pol. Lei è una dei 29 super-presidi della Marca che entreranno ufficialmente in servizio oggi. Sono quei dirigenti già alla guida di una scuola chiamati a gestire per un anno, come reggenti, anche un secondo istituto. Di fatto non possono scegliere: accettare il doppio incarico è un obbligo. Colpa della carenza di personale: nella nostra provincia e nel resto del Veneto non ci sono più prèsidi liberi. Pol è da anni alla guida dell'istituto comprensivo di Villorba e Povegliano: 12 plessi tra asilo, elementari e medie per 1.900 alunni. Da oggi gestirà anche quello di Ponzano: 4 plessi per circa mille alunni. In sintesi, dovrà occuparsi di 16 scuole e oltre 3 mila studenti. «Per far bene il proprio lavoro basta una sola realtà scolastica - mette in chiaro - do il mio contributo perché mi ritengo una donna dello Stato, ma è dura. Noi prèsidi garantiremo sempre il funzionamento delle scuole per i nostri ragazzi. Bisogna però trovare un'altra strada». L'altra strada passa inevitabilmente per un nuovo concorsone per abilitare nuovi dirigenti. Al momento, però, ufficialmente non se ne sa nulla. Come la Pol, anche Antonio Chiarparin inizia oggi il primo anno da reggente. Dopo il liceo artistico, da qualche anno guida l'istituto comprensivo Stefanini di Treviso: otto plessi per 1.500 studenti. A questo ora si è aggiunto l'istituto comprensivo di Carbonera, dove è già stato vicepreside: 5 plessi per circa 800 alunni. Il conto totale dice quindi 13 plessi e circa 2 mila studenti. «Numeri enormi - spiega - non è semplice perché anche se da reggente si è prèside in tutte e due le scuole: non esistono istituti di serie A e serie B. Per questo ho deciso che cercherò sempre di essere presente tutti i giorni in tutte e due le sedi». Praticamente un tour de force. «Un impegno da 12 ore al giorno - conclude - bisogna avere un grande coordinamento a livello di tempi. E poi servono collaboratori di fiducia in tutti i plessi: senza soldati non si va da nessuna parte».(((favarom)))

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