TREVISO C'era tutta la sua San Martino ieri mattina a dare l'ultimo saluto a Giampiero

Domenica 26 Febbraio 2017
TREVISO C'era tutta la sua San Martino ieri mattina a dare l'ultimo saluto a Giampiero Jimmy Piccolo, il clochard 57enne italo-etiope ucciso in stazione dei treni nella notte tra il 14 e il 15 febbraio. La chiesa di corso del Popolo, punto di riferimento per i senza tetto, era piena. In prima fila c'erano il fratello Giancarlo e le sorelle. Poco distante, il sindaco Giovanni Manildo con la fascia tricolore a rappresentare tutta Treviso. Con lui il vice, Roberto Grigoletto. E poi gli operatori di strada, i volontari delle diverse associazioni e gli altri senza dimora che nel tempo hanno conosciuto Jimmy condividendo con lui pasti, speranze e momenti di serenità all'ombra della stessa chiesa dove ieri è stato celebrato il funerale. «Grazie a tutti per quello che avete fatto», sono state le poche parole pronunciate da Giancarlo all'inizio della cerimonia vincendo la commozione. Proprio a San Martino, diversi anni fa, Jimmy aveva incrociato anche William Andreas Guizzetti, per tutti Willie, il 33enne senza dimora di origini cilene adesso in carcere con l'accusa di averlo ucciso nella notte di San Valentino colpendolo alla testa con una bottiglia. Ma ieri c'è stato spazio solo per le lacrime. Già nei giorni precedenti gli operatori di strada si erano ritrovati a San Martino per ricordare Jimmy e per pregare per Willie. «Non sappiamo darci una spiegazione per quello che è successo ha detto durante l'omelia don Luca Vialetto, ex parroco di San Zeno che molte volte aveva accolto il 57enne nel suo oratorio per la notte Jimmy quando ha potuto ha donato. Poi le vicende della vita l'hanno portato dall'altra parte: dalla parte di chi aveva bisogno di ricevere». Sull'altare, oltre a don Giorgio Marcuzzo, parroco di San Martino, c'era anche don Edy Savietto, oggi parroco di Olmi e fino a poco tempo fa in servizio nel Duomo di Treviso, da sempre impegnato sul fronte dei senza dimora. Tutti uniti nell'appello contro i giudizi troppo facili. «Negli ultimi giorni è stato detto di tutto ha concluso don Luca a cominciare da quelli che scrivono commenti su Facebook: a volte è davvero lampante che non conoscono ciò di cui stanno parlando». Jimmy ora riposa nel cimitero di San Lazzaro. Adesso è il momento del silenzio per un dramma che ha squassato l'intera comunità dei senza dimora lasciando un segno indelebile. Ma bisogna guardare avanti. Ieri, finito il funerale, operatori e volontari in accordo con la famiglia di Jimmy hanno organizzato un piccolo rinfresco negli spazi sotto la chiesa di San Martino: «Dopo le lacrime, ripartiamo».
Mauro Favaro

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