«Tagli alla prevenzione una diceria infondata»

Sabato 25 Marzo 2017
«Tagli alla prevenzione una diceria infondata»
Nuovo centro contro il dolore al Ca' Foncello. È stato inaugurato ieri dal presidente Luca Zaia e dal direttore generale dell'Usl, Francesco Benazzi. Nella stessa occasione è stato tolto il velo anche da una nuova apparecchiatura del centro senologico che consentirà di effettuare la mammografia in 3D. L'investimento complessivo è di 600mila euro. L'unità di Terapia del dolore, diretta da Marzio Bevilacqua, è stata ricavata nell'ala storica dell'ospedale. I locali si estendono su una superficie di 300 metri quadrati.
Il centro è articolato in due parti. Nella prima sono state realizzate le aree di accettazione e segreteria, la sala di attesa e lo spazio per l'osservazione di pazienti in barella. Nell'altra, un grande ambulatorio chirurgico, altri quattro ambulatori, i locali logistici e altri servizi. Negli ultimi anni i numeri del centro sono lievitati: dalle 3.945 prestazioni del 2012 alle 5.706 del 2016. Il reparto è stato inoltre selezionato come riferimento regionale per il trattamento dell'emicrania. Proprio davanti all'unità di Terapia del dolore si trova il centro senologico. Qui è stato installato il nuovo mammografo dal valore di oltre 200mila euro, affidato alla Radiologia diretta da Giovanni Morana. La visione in 3D renderà possibile l'identificazione di lesioni tumorali mammarie anche molto piccole. L'attività principale della radiologia senologica è quella di screening che ad oggi coinvolge 55mila donne, che potrebbero diventare 100mila con l'unificazione dei programmi delle vecchie Usl. Ogni anno vengono effettuate 44mila letture delle 22mila indagini mammografiche di primo livello e circa 1.100 indagini di secondo livello.
«Stiamo lavorando per abbassare l'età minima di accesso delle donne agli screening mammografici (ora fissata a 50 anni, ndr) sottolinea Zaia se ne sta occupando una commissione scientifica. Ciò dimostra quanto sia infondata la diceria secondo la quale in Veneto si starebbe tagliando l'attività di prevenzione». Il governatore ha concluso definendo «eroi tutti i lavoratori della sanità veneta che prestano la loro opera con abnegazione e grandissime capacità professionali».

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